Rieti, precipita elicottero del servizio
Antincendio: morti pilota e tecnico

L'elicottero caduto
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Domenica 27 Luglio 2014, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 20:27
VARCO SABINO - Cade elicottero, due morti e un ferito grave. L'incidente è avvenuto nei pressi di Varco Sabino, vicino al lago del Salto.







L'elicottero, un As 350, della Eliossola, del servizio antincendio regionale, era in servizio per la Protezione Civilie. Era decollato da Fassinoro di Longone Sabino ed è caduto nell'area delle Gole di Varco Sabino, non lontano dal Lago del Salto, intorno alle 12.10 di domenica 27 luglio. Nello schianto sono deceduti il pilota e uno dei tecnici a bordo. Una terza persona è stata trasportata in codice rosso al Gemelli. L'equipaggio era impegnato in un volo di addestramento.



Le vittime sono il pilota, Idelmo Moro, 60 anni, originario di Pavia, da anni a Fondi e il tecnico, Angelo D'Angeli, reatino di 67 anni. Il ferito, Davide Barone, è ricoverato in gravi condizioni al policlinico Gemelli di Roma ed era il copilota, 37 anni, originario della Valle Anzasca, in Piemonte.



Sul posto, vigili del fuoco, carabinieri, digos, Soccorso alpino e 118, che ha inviato le eliambulanze Pegaso 21 di base a Roma e Pegaso 33 di base a Viterbo. I piloti di Elitaliana hanno condotto le equipe sanitarie del 118 per portare i primi soccorsi. Una prima persona è deceduta nell'impato, mentre un secondo ferito è poi morto durante le operazioni di soccorso.

Il terzo invece è stato imbarcato su Pegaso 21 e condotto al Dea dell'ospedale romano in codice rosso.



Secondo una prima ipotesi, dalle testimoniante di chi era nei pressi, la caduta potrebbe essere stata causata da un improvviso guasto del sistema di trasmissione del mezzo. Il pilota avrebbe tentato un

atterraggio d'emergenza, forse cercando di raggiungere un prato dove era possibile atterrare ma, a pochi metri da terra, il motore ha ceduto definitivamente facendo precipitare l'elicottero.



Sul posto, per un sopralluogo sono intervenuti Bruno Placidi, responsabile della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, il responsabile della Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Lazio, Giovanni Ferrara Mirenzi e il responsabile della Protezione Civile per il Gabinetto del Presidente, Carlo Rosa. "L'elicottero si era alzato per effettuare un volo tecnico per la conferma delle abilitazioni del personale», comunica in una nota la Regione Lazio.



La Procura di Rieti e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo hanno aperto due inchieste, al momento a carico di ignoti, e parallelamente anche l'Enav ne avvierà una per verificare quanto accaduto. Sul posto, anche la Forestale.



IL CORDOGLIO DI GABRIELLI E ZINGARETTI

"Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime - si legge in una nota - il Capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, rinnova la stima e l'apprezzamento per il ruolo e lo spirito di abnegazione che caratterizza ogni giorno il lavoro degli uomini e delle donne dell'intero sistema nazionale di protezione civile. Al terzo membro dell'equipaggio, rimasto ferito nello stesso incidente, il Capo Dipartimento augura di superare questo difficile momento".



«Voglio rivolgere le più sentite condoglianze anche a nome dell'Amministrazione regionale alle famiglie

delle vittime causate dalla caduta di un elicottero del servizio antincendio regionale che era decollato per un volo tecnico per la conferma delle abilitazioni del personale. Una tragedia che ci addolora profondamente e sulle cui dinamiche sono certo verrà fatta al più presto piena chiarezza». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.



«Esprimo il mio personale cordoglio e quello di tutto il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il tragico incidente accaduto oggi in provincia di Rieti a una squadra del servizio antincendio della Regione Lazio in fase di addestramento». È quanto afferma in una nota il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina

che aggiunge: «Ringrazio il Corpo forestale dello Stato per essersi immediatamente recato sul posto per i primi interventi necessari coordinati dalla Protezione Civile».



Nel commentare la fine dell'operazione per la messa in sicurezza del relitto di Costa Concordia, il salvage master Nick Sloane ha ringraziato la Protezione civile ed ha ricordato gli uomini dell'antincendio morti nell'incidente aereo nel reatino.



LE TESTIMONIANZE

«Per fortuna che non c'era nessuno che stava in acqua a fare wakeboard e che sul pontile eravamo in pochi, altrimenti ci sarebbero state conseguenze ancora più gravi: l'elicottero volava praticamente a pelo d'acqua, è passato a 30 metri da noi, sfiorando il pontile e il box di plastica dove c'è il trampolino e urtando poi il cable system, lo skilift che trasporta le persone in mezzo al lago del salto per fare wakeboard». Così l'imprenditore aquilano Giuseppe

Ioannucci sugli attimi che hanno preceduto lo schianto: con un gruppo di aquilani stava passando la domenica nel circolo nautico di Varco.
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