Roma choc, agguato a Centocelle: gli sparano 10 colpi e fuggono

Roma choc, agguato a Centocelle: gli sparano 10 colpi e fuggono
di Paola Vuolo
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Martedì 10 Giugno 2014, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 08:55

Gli hanno sparato addosso una decina di colpi: un agguato in strada, a Centocelle, sotto gli occhi di molti testimoni. Gli aggressori hanno colpito Casimiro Nori, 38 anni, alle gambe e alle braccia, poi sono scappati a piedi.

L’auto è rimasta in via delle Siepi, incastrata nella moto della vittima. I carabinieri della compagnia Casilina e del nucleo investigativo di via In Selci hanno trovato i bossoli di una semiautomatica, un revolver e una busta con dentro oltre un migliaio di euro che Casimiro Nori aveva nel borsello. L’uomo operato d’urgenza al Policlinico Casilino non è in gravi condizioni e sarà ascoltato dagli inquirenti nelle prossime ore.

LA DINAMICA

Casimiro Nori viaggia sulla sua Suzuki, in via Mandragore, all’incrocio con via delle Siepi, quando sopraggiunge una Mini Cooper grigia: sull’auto ci sono tre uomini.

L’auto sperona la moto, auto e scooter si incastrano, Casimiro Nori finisce a terra. Gli aggressori escono dalla Mini ed esplodono almeno nove colpi (tanti sono i bossoli ritrovati). Secondo gli investigatori non si tratta di un avvertimento, avrebbero voluto uccidere Nori. Ma molti colpi vanno a vuoto, gli aggressori probabilmente non hanno il tempo di finire «il lavoro», devono scappare, il rumore degli spari ha attirato dei testimoni. Fuggono a piedi, la loro Mini è inutilizzabile, alcuni testimoni li vedono correre verso la Palmiro Togliatti.

IL MOVENTE

Casimiro Nori in passato è stato coinvolto in storie di droga, nel 2006 venne trovato con un carico di hashish e 5000 euro. I carabinieri, pur non escludendo che dietro l’agguato ci sia una storia di droga, seguono anche altre piste. La Mini Cooper non risulta per ora essere stata rubata, sembra che appartenga ad un prestanome. Gli aggressori non hanno toccato i soldi di Nori, forse non sapevano che Casimiro li avesse con sè oppure non hanno avuto il tempo di prenderli. Resta da chiarire anche il giallo del revolver, la pistola ritrovata in terra, accanto alla vittima. Non è stato ancora accertato se abbia sparato e se apparteneva agli aggressori oppure a Casimiro Nori. «Mio figlio è una persona seria - dice la madre tra le lacrime - lavora con il padre, sono autotrasportatori, è un miracolo che sia vivo».

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