Marò, Pushp Sharma: «Vicenda costruita dai giudici indiani»

Marò, Pushp Sharma: «Vicenda costruita dai giudici indiani»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Giugno 2014, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 08:07
Questo caso stato costruito dai giudici indiani e non seguendo la Costituzione indiana. Lo afferma Pushp Sharma, giornalista investigativo indiano, protagonista oggi di un incontro alla sala stampa estera sulla vicenda dei due marò italiani trattenuti in India da più di due anni. «Sulla vicenda sono stati commessi molti errori e chi se ne è occupato non si è attenuto alla Costituzione indiana - racconta il giornalista- ho intervistato una serie di giudici che si sono occupati del caso che confessano come non ci sia fondamento giuridico per processare i marò».



Sharma ha deciso di parlare della vicenda in Italia «perchè se lo avessi fatto in India avrebbero potuto arrestarmi o almeno non mi avrebbero dato il visto per venire in Italia e mi avrebbero accusato di interferire con il processo». Dopo questo incontro con la stampa italiana, «potrebbero applicare qualche provvedimento a mio carico ma ho le immagini e le interviste dei giudici e quindi non ho paura», afferma.



«La Corte suprema indiana si allineerà con quella che è la posizione del governo indiano - aggiunge Pushp Sharma - un governo nazionalista che non vorrà restituire i marò all'Italia». Nel corso della conferenza sono state proiettate interviste con giudici e magistrati della procura di Kerala. Il giornalista è molto conosciuto per le sue inchieste giornalistiche e per i suoi scoop. È andato nel Kerala, dove vivono i pescatori del caso marò e i giudici che si sono occupati per primi del caso, che gli avrebbero raccontato come la vicenda sia stata montata per fini politici.



«Il comportamento indiano è stato dettato dal fatto che il rappresentante del partito al governo era italiano e quindi non poteva dimostrarsi debole con l'Italia» e «l'India ha avuto tre grandi scandali finanziari che riguardavano l'Italia, questo ha inciso molto», ha aggiunto Pushp Sharma. Tra l'altro, rimarca il giornalista, su settemila incidenti accaduti a pescatori indiani negli ultimi dieci anni «questo è l'unico caso in cui la vedova di un pescatore ha avuto un impiego governativo». La comunità dei pescatori è molto importante ai fini elettorali, «accattivarsi la loro simpatia» in tempo di elezioni era fondamentale. Modi, «che ha vinto le elezioni -sottolinea - ha fatto un miracolo elettorale eppure in Kerala, proprio per la cattiva gestione del caso marò, non ha ricevuto consensi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA