Berlusconi: voto è referendum su premier. Se torno al governo tolgo l'Imu

Berlusconi: voto è referendum su premier. Se torno al governo tolgo l'Imu
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Giovedì 22 Maggio 2014, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 22:35

Mentre Renzi si appresta a salire sul palco a piazza del Popolo, Silvio Berlusconi comincia il suo comizio al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Un appuntamento importante per l'ex Cav, che arriva dopo un intenso tour televisivo che lo ha visto impegnato su tutte le emittenti più importanti.


L'ARRIVO Appena arrivato al Palazzo dei Congressi Berlusconi è stato accolto da un grande applauso e dalle urla dei sostenitori. Lungo il percorso per arrivare all'ingresso, si è fermato a stringere mani e raccogliere fogli, forse lettere, consegnategli dai suoi sostenitori.

RENZI «La delusione è stata grande abbiamo visto che questo governo si è esposto su 12 o 13 impegni ma quando si è passato alla realizzazione solo in un caso c'è stata la concretezza», dice Berlusconi rivolto alla platea, parlando di Renzi e del suo governo. «Queste elezioni di domenica sono un referendum su quello che è anche il nostro giudizio sul terzo governo non eletto dai cittadini, il governo Renzi. Pensate cosa sarebbe accaduto a noi».

ABOLIZIONE DELL'IMU «Quando torneremo al governo, ci impegnamo, nel primo Cdm, ad abolire l'Imu», promette l'ex Cav.

LA CAMPAGNA Questa mattina l'ex premier è stato ospite alla trasmissione Omnibus su La7. «Vorrei tornare in quell'oasi di pace, dove sono adorato dalle mie vecchiette e magari farmi dare una stanza e stare a lungo», ha detto l'ex Cavaliere parlando di Cesano Boscone.

SPREAD «Lo spread è una bufala. Prima la guerra si faceva con gli eserciti mentre ora si fa con la finanza. C'è una lontananza forte tra lo spread e l'economia, perché lo spread riguarda una fascia ristretta del comparto finanziario. Quindi no, non mi preoccupo, noi avevamo a 570 punti lo spread e tutti i conti in ordine».

GOVERNO «È un governo largamente inadeguato e quando qualcuno lo ha definito di dilettanti allo sbaraglio ho convenuto». «Io credo che noi dovremmo guardare all'ipotesi delle Elezioni anticipate con molta attenzione: questa Legislatura non andrà al 2018, al massimo entro 18 mesi andremo a elezioni sempre che non avvengano fatti traumatici come la vittoria Grillo alle Europee. Che Dio ce ne scampi». «Se prevalesse il M5S bisognerebbe pensare bene al dopo».

GOLPE «Ho i dati, nel 2011 c'è stato un colpo di Stato». È quanto torna a denunciare Silvio Berlusconi durante Omnibus. «Parlo di colpo di Stato quando un governo eletto dai cittadini - dice il Cav - viene sostituito senza passare dalle urne. Io all'epoca non avevo le prove, ora le ho».

FIGLI «Escludo che un mio figlio possa diventare il leader di Fi. I leader li sceglie la gente, che li deve anche amare. Poi la politica io la considero negativa e un padre liberale deve lasciare fare tutto a suoi figli, meno che suicidarsi». Lo dice Silvio Berlusconi a Omnibus rispondendo a chi gli chiede della candidatura di Marina Berlusconi.

PARTITO Ho un «folle progetto: da lunedì, a tempo pieno, andrò alla conquista di quel 50 per cento di italiani moderati ma rasseganti», cercando di «trasformare questa maggioranza in maggioranza politica. Come fare? C'è solo il contatto personale, bisogna realizzare le community». Lo dice Silvio Berlusconi a Omnibus. «Pensiamo di far nascere 12mila comunità in Italia. Resistenze dentro Fi? C'è chi si vede in pericolo ed è geloso per le posizioni raggiunte ma credo che tutti i partiti debbano rinnovarsi».

RISPARMI «Devo chiedere una cosa: a chi scegliereste di affidare i risparmi? A chi ha fatto solo politica come Renzi, a Grillo che faceva ridere e ora fa paura o a Berlusconi che ha una storia di imprenditore e che da uomo di Stato ha governato per nove anni senza mai aumentare le tasse? Lascio a voi la risposta».

NAPOLITANO «Lasciamo il giudizio alla storia». Così Silvio Berlusconi a Omnibus replica a chi gli chiede un commento sulla figura e il ruolo del presidente della Repubblica in questi anni. Per quanto riguarda la rielezione del Capo dello Stato, poi dice: «Sapevamo che le alternative a Napolitano erano pessime, che sarebbero stati degli assoluti nemici e poi non avevamo prove del colpo di Stato».

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