Quella iniziata nel 1861, scrive, è «una storia brutale, la cui memoria non ci porta a gonfiare il petto, ma ad abbassare la testa. Percorsa da atti terroristici inauditi per una democrazia assistiti premurosamente dai servizi deviati (?) dello Stato. Quale Stato? La parola Stato di fronte alla quale ci si alzava in piedi e si salutava la bandiera è diventata un ignobile raccoglitore di interessi privati gestito dalle maitresse dei partiti».
La Lega felice «Liberi e indipendenti, da Roma e da Bruxelles! Benvenuto Grillo, basta che non cambi idea come su euro e immigrazione: se dai una mano alla Lega non ci ferma nessuno. E magari comincia a sostenere il referendum per un Veneto Indipendente», così Matteo Salvini, segretario della Lega commenta le parole di Grillo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA