Ucraina, ultimatum Ue. 12 caccia Usa atterrano in Polonia. Nave da guerra americana verso la Crimea

Ucraina, ultimatum Ue. 12 caccia Usa atterrano in Polonia. Nave da guerra americana verso la Crimea
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Giovedì 6 Marzo 2014, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:10

Gli Usa hanno inviato 12 caccia F16 in Polonia per esercitazioni. Se la diplomazia di Stati Uniti e Russia in campo per trovare una soluzione alal crisi ucraina, i venti di guerra non sembrano essersi allontanati. La Russia nei giorni scorsi ha messo in atto diverse esercitazioni su larga scala al confine con l'Ucraina. Oggi gli Usa stanno mostrando i muscoli. Oltre ai 12 cacci, sei caccia americani sono arrivati in Lettonia. Mentre un cacciatorpediniere sta raggiungendo il Mar Nero.

Obama ha pronunciato un discorso in cui difende l'integrità territoriale dell'Ucraina: «Oggi, nel 2014, è finita da tempo l'epoca in cui i confini potevano essere ridisegnati passando sulla testa dei leader democraticamente eletti. Dobbiamo sostenere il popolo ucraino man mano che si avvicina la data delle elezioni a maggio. È questo il percorso da seguire. Il segretario Kerry sta discutendo con tutti i nostri alleati, incluse anche l'Ucraina e la Russia, per percorrere questa strada, ma, se le violazioni del diritto internazionale continueranno, la determinazione degli Stati Uniti e della comunità internazioanle rimarrà salda».

La Russia continua a mantenere le sue basi militari in Crimea e può continuare a farlo se però rispetterà anche l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in conferenza stampa a Washington. «Ci sono osservatori - ha ricordato - in tutta l'Ucraina, inclusa la Crimea, per garantire che i diritti dei cittadini, inclusi anche quelli di origine russa, vengano rispettati. Ci sono anche delle consultazioni in corso tra le varie autorità coinvolte».

«Qualsiasi discussione sul futuro dell'Ucraina deve includere il legittimo governo dell'Ucraina». La Comunità internazionale ritiene che «un referendum sul futuro della Crimea violerebbe la legge internazionale», ha detto il presidente americano Barack Obama parlando dalla sala stampa della Casa Bianca, spiegando che l'ordine esecutivo firmato oggi per imporre restrizioni sui visti «dà la flessibilità per agire in futuro sulla base delle evoluzioni della situazione». Washington «sta lavorando d'intesa con le controparti internazionali» invitando il Congresso americano ad agire per aiutare Kiev. Il presidente americano ha sottolineato che la Russia «dovrebbe consentire l'ingresso in Ucraina degli osservatori internazionali».

L'Unione europea Si è roiuntita ins eduta straordinaria per discutere della crisi. L'Ue chiede alla Russia il ritiro immediato dei soldati russi dalla Crimea (inteso come il rientro nelle caserme) e di garantire l'accesso immediato alla missione delle organizzazioni internazionali per verificare la situazione nel paese. Inoltre, ritiene che la decisione di tenere un referendum nel paese sia contrario alla costituzione ucraina e perciò deve essere considerata «illegale». Così si è espresso il presidente Ue Herman Van Rompuy al termine del Vertice europeo riunito per discutere sulla crisi.

Van Rompuy ha poi detto che L'Unione europea è pronta a firmare l'accordo di Associazione e di scambio con l'Ucraina anche prima delle elezioni presidenziali del prossimo 25 maggio:«Non c'è bisogno» di aspettare le elezioni del 25 maggio, ha spiegato Van Rompuy.

Cameron. «Quello che succede in Crimea è inaccettabile. Putin non deve destabilizzare oltre la situazione. Se la Russia farà ulteriori passi, ci saranno conseguenze di vasta portata», così il premier britannico David Cameron al termine del summit straordinario Ue.

Hollande. «Non ci può essere nessuna messa in causa dell'integrità territoriale dell'Ucraina o allora con conseguenze estremamente dannose». Così il presidente francese Francois Hollande al termine del vertice Ue sull'Ucraina, sottolineando che non ci deve essere «nessun fatto compiuto, nessun passo preliminare e nessun precedente» così come il referendum: «senza contatti con le autorità ucraine» non ha valore giuridico.

Lituania. Per il Consiglio Ue quella della Russia «è una brutale aggressione» e «siamo andati oltre i ministri degli esteri di lunedì», quindi oltre al congelamento delle trattative sui visti e l'accordo generale con la Russia, ci sarà la dichiarazione che «ogni referendum che sarà fatto il 16 marzo in Crimea sarà illegittimo per la Ue». Lo ha detto la premier lituana, Dalia Grubauskaite.

La Nato è pronta a far «sviluppare la capacità militare» dell'Ucraina coinvolgendola nei «progetti multinazionali d'avanguardia» e sviluppando «esercitazioni e addestramenti congiunti». Lo ha detto il segretario generale Nato, Anders Fogh Rasmussen, al termine dell'incontro con il premier ucraino Arseni Iatseniuk.

Ucraina. La Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) ha deciso di iniziare l'iter per sciogliere il parlamento della Crimea, che ha fissato per il 16 marzo un referendum per annettere alla Russia la penisola sul Mar Nero. L'annuncio è stato dato dal presidente del parlamento ucraino e presidente ad interim Oleksandr Turcinov, che ha definito il referendum «una farsa» e «un crimine contro l'Ucraina commesso dai militari russi».

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