FI e M5s: «Napolitano complottò contro Berlusconi». Il Colle: «Solo fumo»

Il presidente Napolitano
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Lunedì 10 Febbraio 2014, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 09:00

Anche il Financial Times pubblica oggi le rivelazioni del giornalista americano Alan Friedman sul ruolo giocato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi, in una analisi dello stesso autore dal titolo "Monti's secret summer" (L'estate segreta di Monti).

Il giornale della City dedica un'intera pagina alle anticipazioni sui contenuti del libro di Friedman "Ammazziamo il gattopardo", apparse oggi anche sulla stampa italiana, nel quale si parla dei colloqui di Napolitano nell'estate 2011 con Mario Monti, che precedono di mesi la nomina dell'allora presidente della Bocconi a premier dopo l'uscita di scena di Silvio Berlusconi nel novembre 2011.

Friedman ricorda anche che il ruolo avuto da Napolitano è stato apertamente criticato dal «comico diventato politico» Beppe Grillo, che ne ha chiesto l'impeachment. «L'Italia resta profondamente divisa sugli eventi del 2011 e sul ruolo di Napolitano - dice Friedman al termine della sua analisi - La discussione sul fatto che Napolitano sia andato oltre i suoi poteri costituzionali durante l'estate e l'autunno del 2011 può essere lasciata agli storici».

Monti: confermo i contatti, assurdo considerarli un'anomalia. «Nell'estate del 2011- ha detto oggi Mario Monti al Tg1 - ho avuto dal presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che, in caso di necessità, dovevo essere disponibile.

Ma è assurdo che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un'alternativa se si dovesse porre un problema».

Le reazione del capo dello stato. «Fumo, solo fumo». Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde, in una lettera al Corriere - si legge sul Corriere.it - sulle rivelazioni riguardo all'estate 2011, negando che sia stato un «complotto» come accusa Forza Italia. «Mi scuso per aver assorbito spazio prezioso per richiamare quel che tutti dovrebbero ricordare circa i fatti reali che costituiscono la sostanza della storia di un anno tormentato, mentre le confidenze personali e l'interpretazione che si pretende di darne in termini di 'complotto' sono fumo, soltanto fumo». Così Giorgio Napolitano.

I capigruppo di Forza Italia: forti dubbi sul ruolo del Colle. «Le rivelazioni di Friedman destano forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Napolitano» dicono i capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono urgenti chiarimenti. «Apprendiamo con sgomento - si legge nella nota congiunta - che il Capo dello Stato, già nel giugno del 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Mario Monti. Lo conferma lo stesso Monti. Le testimonianze fornite da Alan Friedman non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste. Tutto questo non può non destare in noi e in ogni sincero democratico forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano. Ci domandiamo se sia rispettoso della Costituzione e del voto degli italiani preordinare un governo che stravolgeva il responso delle urne, quando la bufera dello spread doveva ancora abbattersi sul nostro Paese. Chiediamo al Capo dello Stato di condurre innanzitutto verso i propri comportamenti un'operazione verità. Non nascondiamo amarezza e sconcerto, mentre attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni».

Il segretario Pd. «È inaccettabile l'attacco di queste ore contro il presidente Napolitano. Al Capo dello Stato, che come sempre anche in quella circostanza agì nell'interesse esclusivo degli italiani, va la più affettuosa solidarietà delle democratiche e dei democratici». Così Matteo Renzi difende il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Zanda: strumentali gli attacchi di Forza Italia a Napolitano. «Trovo sinceramente incomprensibili e ingiustificate le dichiarazioni di importanti esponenti di Forza sul Capo dello Stato - dice il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda - Di cosa parlano? Di che complotto si tratta? C'è da rimanere onestamente interdetti. Di fronte all'evidente difficoltà dell'Italia nel 2011 che avrebbe dovuto fare il Presidente della Repubblica? Nella situazione in cui eravamo sarebbe stato molto singolare che il capo dello Stato non si preoccupasse dell'evidente crisi economica e, a tutta evidenza, anche politica. Gli attacchi che Fi rivolge questa mattina all'operato di Giorgio Napolitano sono assolutamente strumentali e gratuiti».

La replica di Letta. «Stupisce la contemporaneità di queste insinuazioni con il tentativo in corso da tempo da parte del M5S di delegittimare il ruolo di garanzia della Presidenza della Repubblica. A questi attacchi si deve reagire con fermezza». Così il premier Enrico Letta, in una nota, difende, il presidente della Repubblica.

Boldrini condanna «Preoccupa il nuovo attacco di queste ore contro il Capo dello Stato e il fondamentale ruolo di garanzia che da anni continua a svolgere. A Napolitano voglio rinnovare pubblicamente la più sentita solidarietà, che ho già avuto modo di esprimere nell'incontro di oggi pomeriggio al Quirinale». Lo dice la Presidente della Camera,Boldrini.

Minzolini: da rivalutare la procedura di impeachment. «Di fronte a queste nuove rivelazioni - dice il senatore Augusto Minzolini - andrà valutata sempre con maggiore attenzione - non fosse altro come occasione per ricostruire quei mesi e gettare una luce di verità sulla Storia del nostro Paese - la procedura di impeachment nei confronti del presidente Napolitano promossa da altri gruppi politici in Parlamento. Da anni ripeto che quanto avvenne nell'estate del 2011 somiglia molto ad un complotto internazionale per far fuori il governo Berlusconi che ha avuto grosse complicità anche nel nostro paese. Le rivelazioni del libro di Friedman sono un ulteriore conferma che in quell'occasione fu spazzato via dallo scenario europeo il Premier e un governo, che si opponevano alle mire egemoniche della Germania sulla Ue e ad una politica che ha provocato, com'è oggi sotto gli occhi di tutti, miseria nella maggior parte dei paesi dell'Unione e benessere solo a Berlino».

M5S, al via comitato impeachment. E' partito stamattina alle 11 il Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa che deve esaminare la richiesta di impeachment del Capo dello Stato presentata dal M5s. Oggi si svolge la discussione generale, gli iscritti a parlare sono 22 su 44 componenti. «Abbiamo depositato memorie esplicative e integrative rispetto alla denuncia iniziale» annuncia su Facebook il senatore M5s Maurizio Buccarella, membro del Comitato. Stasera al termine della discussione generale si terrà in ufficio di presidenza per fissare la data della prossima seduta che potrebbe essere quella conclusiva. Il presidente Ignazio La Russa intende infatti illustrare la sua posizione e poi andare al voto: il presidente, anche se il regolamento non lo prevede, ha anche autorizzato che si svolgano le dichiarazioni di voto.

Scelta civica. «Siamo di fronte alla consueta e pretestuosa sequela di attacchi e illazioni a due figure, il Presidente Napolitano e il Senatore Monti, che hanno sempre operato, con fatti e non con semplici parole e proclami, nell'interesse del Paese e dei cittadini». Lo afferma Ilaria Borletti, vicePresidente di Scelta Civica e Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali) in merito alle polemiche relative al Presidente Napolitano e al Senatore Mario Monti. «A chi sostiene per pura propaganda già da clima pre-elettorale che il Presidente Napolitano nel 2011 sia andato oltre i suoi poteri costituzionali per aver sondato le disponibilità di Mario Monti ad assumere un incarico di governo, vorrei ricordare le condizioni i cui il Paese si trovava: sull'orlo del fallimento, con uno spread che sfiorava i 600 punti determinato dai mercati e con una situazione economica , politica e sociale disastrosa, che richiedeva un cambiamento repentino e soprattutto il recupero di credibilità internazionale» afferma Borletti.

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