Maltempo in tutta Italia, nubifragio su Roma. Deraglia treno nel viterbese

Maltempo in tutta Italia, nubifragio su Roma. Deraglia treno nel viterbese
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Venerdì 31 Gennaio 2014, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 12:22

Non si arresta la perturbazione che oggi ha duramente colpito diverse zone dell'Italia.

Allerta per il weekend Il maltempo continuerà nel weekend su buona parte del Paese, con piogge diffuse sulle regioni centrali e fenomeni più persistenti e intensi sull'area ionica e sulle regioni nord-orientali. Lo segnala la Protezione civile che ha diramato un'allerta meteo che estende quelli emessi nei giorni scorsi. Possibili criticità idrogeologiche e idrauliche.



L'avviso meteo prevede, dalla sera di oggi, precipitazioni a carattere di rovescio o temporale sulla Campania. Dal mattino di domani persisteranno precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi molto elevati, mentre sparsi potranno essere i temporali su Toscana e Lazio. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Infine, sempre dalle prime ore di domani, si prevede il persistere di venti di provenienza sud-orientale forti o di burrasca su Calabria e Basilicata, specie sui settori ionici, su Abruzzo e Molise, specie sui settori adriatici, e sulla Puglia, con raffiche fino a burrasca forte sulle regioni meridionali e possibili mareggiate lungo le coste esposte.



Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la restante parte di oggi una criticità "rossa" (il livello più alto) per rischio idraulico e idrogeologico per le pianure emiliane di Modena e Reggio Emilia, per il Friuli Venezia Giulia, per buona parte del Veneto, della Basilicata e per la Calabria ionica e meridionale tirrenica. La criticità è invece "arancione" per la provincia di Bolzano, per le restanti parti di Veneto, Emilia Romagna, per buona parte della Toscana, dell'Umbria, del Lazio, per la Campania, per le restanti parti di Basilicata e Calabria, per la Sicilia orientale e buona parte della Sardegna. Per domani, invece, è stata valutata una criticità "rossa" per le pianure emiliane di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Bologna, per il Friuli Venezia Giulia, per buona parte del Veneto, della Basilicata, per la Calabria ionica e meridionale tirrenica e per la zona del tarantino. La criticità è invece "arancione" per la provincia di Bolzano, per le restanti parti di Veneto, Emilia Romagna, per il versante tirrenico della Toscana, per l'Umbria occidentale, per buona parte del Lazio, per la Campania, per le restanti parti di Basilicata e Calabria, per buona parte della Puglia e per la Sicilia orientale.




Frosinone Il fiume Cosa ha rotto gli argini in più punti a Frosinone. L'acqua ha allagato alcune strade a ridosso del fiume, specie in via San Giuseppe, zona De Mattheis, e inondato alcune aree nelle campagne. Il fiume ha raggiunto un livello di 2,63 metri. Diversi gli allagamenti nella parte bassa della città con disagi per la viabilità. La protezione civile comunale sta lavorando dalla notte scorsa per affrontare l'emergenza. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Allagamenti si segnalano anche nella zona di Ferentino.



Lazio Colpita in modo grave la Sabina nel reatino. In poche ore sono già alcune decine gli interventi compiuti dai vigili del fuoco che da questa mattina alle otto lavorano con turni raddoppiati. Il problema è costituito dagli allagamenti, dalle frane e dalle auto rimaste in panne in mezzo ai canali esondati sulle strade o nei sottopassi. Le zone maggiormente colpite sono Poggiomirteto, Forano, Selci, Tarano. Nel frusinate il violento acquazzone di questa mattina sembra essersi concentrato tra i comuni di Ferentino e Veroli. Decine gli scantinati allagati e altrettante le richieste di intervento dei vigili del fuoco. Inoltre, osservato speciale il fiume Liri.




Firenze Problemi per il maltempo tra le province di Prato e Firenze dove la Protezione civile segnala un generalizzato aumento dei livelli idrometrici di Arno, Ombrone pistoiese, Elsa, Pesa, Sieve e Bisenzio che hanno superato i livelli di guardia e criticità. Personale del Servizio di piena e del volontariato sta monitorando gli argini. Al momento risulta bloccato il tratto di strada che da Carmignano (Prato) conduce ad Empoli (Firenze), in zona Pinone, a causa di uno smottamento. Sempre nel pratese il sindaco di Poggio a Caiano, dove all'alba erano state chiuse le strade di accesso al centro del paese, da poco riaperte, ha disposto la chiusura delle scuole limitrofe al fiume Ombrone mentre a Castelfiorentino (Firenze) il primo cittadino ha disposto la chiusura di tutte le scuole per i problemi legati alla viabilità comunale. Chiuse per allagamento alcune strade. Due frane si sono invece registrate nella notte lungo la strada provinciale 325, nel tratto fra Montepiano - San Quirico, in provincia di Prato: la percorrenza è ora possibile a senso alternato. Qualche problema per la piena della Sieve anche a Sagginale, nel comune di Borgo San Lorenzo, in Mugello.



Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha aggiornato la situazione maltempo su Facebook: «Ponte Vecchio, l'Arno è a 51 cm oltre il primo livello di guardia, quindi non preoccupa. Il reticolo minore (Ema, Terzolle, Mugnone) è in calo. In città per il momento tutto sotto controllo». Il sindaco ha poi invitaato chi avesse segnalazioni da fare a chiamare lo 055 055.



Prato Numerose abitazioni sono state allagate a Prato dopo le abbondanti piogge della notte scorsa e a causa dell'esondazione del torrente Calicino presso località Casale. L'acqua - spiega la Protezione civile - è arrivata attorno ai 40 centimetri e solo ora, pioggia permettendo, l'acqua sta cominciando a defluire, anche grazie ad una pompa idrovora istallata da qualche ora. Sempre a Prato, sono stati consegnati sacchi di sabbia per difendere le case del quartiere di via del Giramonte e di Castelnuovo, dove un'idrovora da 8.000 litri al minuto tiene più basso possibile il livello idrometrico dell'area dove ci sono state esondazioni di fossi e torrenti. Chiuso nella stessa zona, da stamani, un asilo con ordinanza del sindaco Maurizio Cenni




Scuole chiuse a Pisa Il torrente Cecina è esondato in località Riparbella, nel pisano, provocando l'interruzione della circolazione ferroviaria tra Cecina e Saline di Volterra, tra le province di Livorno e Pisa. Lo rende noto Fs: la circolazione dei treni è stata sospesa dalle 5 di stamani e, si spiega ancora, è stato attivato un servizio con autobus sostitutivo su tutta la tratta. L'allarme sondazione a Pisa città è tuttavia rientrato: «L'Arno a Pisa non fa più paura, anche se la situazione resta di massima attenzione». Lo ha detto il prefetto di Pisa Francesco Tagliente spiegando che l'emergenza in città sta piano piano rientrando e tutti i ponti sul fiume in città sono stati riaperti. Il tavolo di coordinamento dell'emergenza aperto in prefettura resterà aperto per seguire l'evolversi della situazione e gestire, ha spiegato il prefetto Francesco Tagliente, «soprattutto le criticità che si stanno verificando in provincia».



A Roffia, in provincia di Pisa, si sta provvedendo all'evaquazione preventiva di circa un migliaio di persone. La misura precauzionale è stata decisa d'urgenza a causa dell'erosione dei piedi dell'argine da parte del fiume Arno. Si teme infatti una possibile frana dell'argine, con conseguente allagamento della zona. Secondo le informazioni provenienti dalla sala operativa unificata della Protezione civile regionale, le persone sfollate vengono sistemate nel Palazzetto dello sport di San Miniato.




Crollo a Volterra Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona.







Il crollo si è verificato nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto. I disagi più gravi si sono verificati nel centro storico, in corrispondenza della piazzetta dei Fornelli dove sono crollati circa 30 metri di mura medievali oltre alla sede stradale. A causa del crollo sono state evacuate 11 abitazioni i cui proprietari sono stati collocati dall'amministrazione comunale negli alberghi o in altre abitazioni. Per la giornata di oggi il sindaco Marco Buselli ha emesso un'ordinanza per la chiusura delle scuole elementari e medie dell'istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Stesso provvedimento a Saline di Volterra dove rimarranno chiuse le scuole elementari e medie a causa del livello di guardia raggiunto dal Cecina. Al momento risulta chiusa la strada comunale di Santa Margherita per una frana. Il sindaco di Volterra ha lanciato un appello al presidente del Consiglio Enrico Letta e al presidente della Regione Enrico Rossi «perchè vengano a vedere i danni provocati dal maltempo e in particolare il crollo del tratto di mura medievali. Nessun Comune potrebbe sostenere le spese per riparare simili danni».



Livorno La Polizia Municipale di Livorno, d'intesa con la Questura, si è messa a disposizione della Polizia Municipale di Pisa per avvisare i livornesi diretti alla città della Torre Pendente che non potranno andare al di là dell'Arno se non usando l'autostrada. A Pisa infatti il maltempo ha colpito duramente; tutti i ponti sul fiume sono chiusi per il rischio che l'Arno straripi. Avvisato dal 113, quindi, il Comando livornese ha inviato una pattuglia al ponte del Calambrone; un'altra pattuglia è alla rotatoria di Pian di Rota per tenere sotto controllo la situazione di via di Firenze. A Stagno svolgono servizio informativo nei confronti degli automobilisti le volanti della Questura e verrà mobilitata anche la Polizia Municipale di Collesalvetti. Il tutto in costante e stretto contatto. Il sindaco di Livorno Cosimi, attraverso il suo ufficio di Gabinetto, ha comunicato al sindaco di Pisa Filippeschi la totale disponibilità dell'Amministrazione Comunale livornese per ogni esigenza che si dovesse manifestare in questo momento di emergenza. Per quanto riguarda Livorno, la Protezione Civile ha monitorato anche con il volontariato per tutta la notte le zone più critiche, anche in collaborazione con il Consorzio delle Colline Livornesi e in stretto contatto con la Polizia Municipale. Vi sono stati modesti allagamenti, già rientrati, nella zona nord (Puzzolente e Vallelunga); le strade sono state comunque tutte percorribili, anche i sottopassi sono rimasti aperti per tutta la notte. La Tecnospurghi, allertata dalla Protezione Civile, sta facendo un'operazione di aspirazione dell'acqua depositata alla Terrazza Mascagni intorno all'Acquario.



Arezzo Arno in piena ma situazione sotto controllo per quanto riguarda le dighe di Levane e La Penna, in provincia di Arezzo. La portata del fiume si aggira intorno agli 800 metri cubi al secondo, ma sotto il livello di guardia. La situazione è monitorata costantemente da Enel. Si prevede un miglioramento meteo nelle prossime ore con cessazione delle piogge a monte delle due dighe. Situazione sotto controllo anche per la diga di Borgo a Mozzano (Lucca), sul fiume Serchio. Finora non è stata superata la portata di 600 mc al secondo, con il livello di guardia che scatta a 900 mc.




Terni È sotto controllo la situazione dei fiumi in provincia di Terni, dove in media, nelle ultime 12 ore, sono caduti oltre 30 millimetri d'acqua, con picchi fino a 50 millimetri. A riferirlo è il servizio di Protezione civile e difesa del suolo della Provincia, che sta monitorando la situazione relativa al maltempo. Al momento - riferisce una nota - le maggiori sofferenze si riscontrano sui torrenti e sui fossi con tracimazioni in alcuni tratti e conseguenti allagamenti di terreni. Il livello dei fiumi rimane sotto il limite di sicurezza e i controlli rimangono costanti su tutti i principali corsi d'acqua e le strade di competenza. La polizia provinciale sta collaborando al controllo del territorio operando monitoraggi sui principali corsi d'acqua e relativi affluenti. Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, le piogge più intense sono cadute in particolare nella zona della stazione di Piediluco. Nelle aree del Ternano, del Narnese-Amerino, dell'Orvietano e della Valnerina la situazione dei fiumi è sotto controllo. Le piogge sono previste fino al tardo pomeriggio. Diversi gli interventi richiesti ai vigili del fuoco per allagamenti e rami pericolanti, ma la situazione rimane nella norma.



Maltempo nella Tuscia viterbese, si allunga la lista delle strade non percorribili. La strada provinciale Magliano Sabina è interamente chiusa a causa del cedimento di parte del manto stradale e non sarà riaperta per le prossime ore. Chiusa anche la San Luca fra Corchiano e Gallese in seguito ad una frana. Niente traffico veicolane inoltre, a causa degli allagamenti, sulla Bassanese fra la Cassia e il centro abitato di Bassano Romano e sulla Vitorchianese.




Napoli Questa mattina collegamenti marittimi completamente bloccati tra Napoli e le località del Golfo a causa di un forte vento di scirocco forza 8 e un mare molto mosso forza sei. L'isola di Procida è isolata come lo è anche Ischia, oggi senza approvvigionamenti quotidiani (latte, frutta, giornali ecc.). Solo una nave è partita poco fa da Pozzuoli e sta per raggiungere l'isola d'Ischia. La Guardia Costiera ha emanato un avviso di burrasca proveniente da Sud-Est.



Calabria A partire dalla serata di oggi è previsto il sopraggiungere in Calabria di un fronte instabile e compatto che darà luogo a precipitazioni intense e prolungate. Ad essere maggiormente investiti saranno i versanti jonici regionali, dove localmente potranno verificarsi fenomeni estremamente intensi. È quanto comunica il Centro funzionale multirischi dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal) che ha diramato un avviso di criticità per possibili precipitazioni intense con livello di criticità 2 (criticità elevata) per il reggino e le aree ioniche. «Tale livello - fanno sapere dal Multirischi - contempla scenari di evento tali da determinare potenziale pericolo per l'incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio, fenomeni di dissesto dei suoli, frane, allagamenti ed esondazioni. In ragione di ciò si richiama la popolazione a seguire le disposizioni contenute nei piani di Protezione civile comunali e, comunque, ad evitare di auto-esporsi a tali rischi, limitando al necessario il tempo trascorso all'aperto e praticando tutte le misure necessarie alla propria salvaguardia (ad es. evitare di sostare in locali posti al di sotto del livello del terreno, evitare di approssimarsi a corsi d'acqua e canali, evitare di posizionarsi al di sotto di versanti di terrapieni, rilevati e colline, ecc.)»



Scuole chiuse a Catanzaro nella giornata di domani in via precauzionale. La decisione è stata presa dal sindaco Sergio Abramo, insieme all'assessore alla Pubblica istruzione Stefania Lo Giudice, a seguito dell'allerta meteo emessa dalla Protezione civile. Il dispositivo si è reso necessario, in via precauzionale, per tutelare «la salute e l'incolumità degli alunni e di tutti i soggetti che operano nell'ambito scolastico, evitando i potenziali rischi e/o pericoli derivanti dalla condizione di avversità meteorologica».



Basilicata Un avviso di criticità idrogeologica elevata è stato diramato dall'Ufficio di Protezione civile che prevede la «massima allerta» per il versante tirrenico (bacini Agri, Sinni e Noce) e per l'area del Materano e del Metapontino. Le precipitazioni, ad ogni modo, «interesseranno significativamente l'intero territorio regionale». L'Ufficio Protezione Civile ha disposto l'apertura della Sala operativa regionale in modalità H24 da oggi e fino al termine dell'allerta. I Comuni sono invitati ad adottare «i provvedimenti di propria competenza allo scopo di garantire la pubblica e privata incolumità, in osservanza di quanto previsto nei propri Piani di Protezione Civile». Inoltre la Protezione civile sconsiglia di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d'acqua oppure sopra ponti o passerelle e consiglia di evitare i sottopassi perchè si possono allagare facilmente, di non passare sotto scarpate naturali o artificiali, di non scendere nelle cantine e nei garage per salvare oggetti o scorte.




Bergamo Nella Bergamasca sono in corso le ricerche di un uomo caduto nel fiume Adda stamattina. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco, giunti con i mezzi di ricerca all'altezza del villaggio Crespi d'Adda, frazione di Capriate San Gervasio. Sul posto anche il nucleo sommozzatori di Milano, i vigili del fuoco di Dalmine e i carabinieri. Presente anche un elicottero, oltre al nucleo Saf (speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco.




Dolomiti Sulle Dolomiti il rischio di valanghe è massimo, tanto che l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav) ha decretato il codice rosso, il più alto su una scala di cinque valori. Da quando è stato istituito il servizio di controllo dell'Arpav, nel 1994, è la prima volta che viene usato questo grado. Il pericolo riguarda dai mille metri fino alle quote massime oltre i tremila ed è causato dai notevoli accumuli di neve, dalle temperature che si sono innalzate e, a seconda dell'altitudine, dalla pioggia e nuova neve che sta cadendo. Sulle Dolomiti sono stati stimati accumuli di neve fino ai tre metri, anche a quote basse, facendo registrare dati che, dal punto di vista storico, rimandano per eccezionalità agli anni 1977 e '78. Alcune valanghe, definite storiche dagli esperti, si sono staccate già ieri ed altre oggi e il problema è che in alcuni casi, specie in vista del fine settimana, sarà difficile mettere in sicurezza il territorio non solo sul fronte di caduta valanghe sulle strade ma soprattutto per garantire l'agibilità degli impianti di risalita. Escluso per tutti di sciare fuori pista ma anche di incamminarsi con le ciaspe lungo i sentieri.



Cortina Scuole chiuse stamane a Cortina, ma anche in altri comuni del bellunese, a causa delle forti nevicate che stanno interessando l'area dolomitica da ieri mattina, mentre nella notte si sono registrati alcuni blackout, pare temporanei, in alcune zone del comelico. I tecnici sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità. L'interruzione non ha interessato Cortina. L'assessore comunale di Cortina, Giovanna Martinolli, ha comunicato che la chiusura delle scuole riguarderà anche la giornata di domani visto che le forti nevicate hanno causato l'interruzione del trasporto pubblico.



Venezia Ha raggiunto una punta di 125 centimetri sul medio mare la massima di marea a Venezia, con il fenomeno dell'acqua alta che ha interessato oltre il 30% del suolo cittadino. Disagi alla circolazione pedonale e nei negozi. È il quarto giorno consecutivo che la marea supera i 110 cm. Per stasera, poco prima di mezzanotte, è prevista una massima di 140 cm, che se confermata vedrà oltre il 50% della città interessato dall'acqua alta. La marea dovrebbe restare sostenuta fino a domani.



Padova, Vicenza e Treviso Neve abbondante in montagna e fiumi pieni d'acqua a causa della pioggia, soprattutto in alcuni comuni vicentini e padovani dove è scattato il preallarme. Per l'emergenza maltempo nel trevigiano i vigili del fuoco sono impegnati nella zona est della provincia, specie a Portobuffolè, nella zona golenale del fiume Livenza per il soccorso ad un pastore rimasto bloccato con il suo gregge di pecore a causa dell'innalzamento del livello del fiume. A Gorgo al Monticano invece è registrato l'allagamento di alcune abitazioni dovuto alla tracimazione di un fossato di scolo. A Vittorio Veneto l'intervento è per alcune frane che hanno interessato la zona. Supporto dei vigili del fuoco trevigiani ai colleghi bellunesi a Borca di Cadore per emergenza neve. A Vicenza
è stato diramato lo stato di pre-allarme per la crescita del livello di tutti i corsi d'acqua e in particolare del Bacchiglione, che tre anni fa allagò la città.

I cittadini sono stati avvisati anche attraverso l'invio di un sms di allerta. A metà giornata il livello del Bacchiglione, nel pluviometro di ponte degli Angeli, ha avvicinato i 5 metri, dopo che il livello di guardia di 4 metri e mezzo è stato superato alle prime ore dell'alba. Le zone più a rischio in questa situazione restano quelle a sud della città, lontane dal centro storico, con alcune strade già chiuse per allagamenti. Oltre al Bacchiglione, anche gli altri corsi d'acqua del capoluogo (Retrone, Astichello e Dioma) potrebbero dare problemi nel deflusso. Nelle prossime ore sono previste ancora piogge abbondanti, ma a preoccupare è il fatto che dalla notte scorsa piove anche in montagna, sull'Altopiano di Asiago, attorno ai mille metri.



Trentino Alto-Adige È forte (grado 4) il pericolo di valanghe in Trentino. Lo dice l'ultimo bollettino diramato questa mattina da Meteotrentino che per domani prevede un pericolo in ulteriore aumento fino al massimo grado 5. I valori di neve fresca registrati nelle 24 ore variano, oltre i 1.500 metri, da 60 centimetri a un metro. Già segnalati distacchi spontanei di medie e singole grandi valanghe a debole coesione, a causa dello scivolamento dello strato più recente sul manto nevoso preesistente, generalmente ben assestato, ma già presente con spessori significativi oltre il limite boschivo. I punti più pericolosi - avverte Meteotrentino - sono tutti i pendii ripidi, soprattutto in zone interessate da accumuli di neve ventata, come versanti sottocresta, conche, canaloni, impluvi in genere e bruschi cambi di pendenza; per distacchi di fondo, alle quote medio basse, pendii erbosi o con fondo scivoloso in genere.

In provincia di Trento la caduta di un cavo dell'alta tensione ha interrotto la ferrovia e la statale del Brennero tra Zambana e Trento. La circolazione è stata riattivata poco prima delle 10. Risulta interrotta anche la ferrovia della Trento-Malè a causa di problemi agli scambi. Bloccata anche la ferrovia della Valsugana a Villazzano, sopra Trento, per la caduta di alcuni alberi sui binari. I treni vengono bloccati a Pergine. Sulle strade, a quote superiori a 700 metri, ed in particolare in Val di Non, Val di Sole e Alta Val Rendena dove il fondo stradale è innevato, è indispensabile che sia montata l'attrezzatura invernale, soprattutto per i camion. Chiuso il passo del Tonale. Numerosi gli interventi per rimuovere rami caduti o pericolanti.



In Alto Adige sono stati chiusi i passi Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Campolongo, Valparola, Falzarego, Rolle, San Pellegrino e Fedaia. La statale di Alemagna è chiusa fra Dobbiaco e Cortina per una valanga. In alcune località ci sono strade chiuse per alberi schiantati. È interrotta anche la circolazione ferroviaria in Val Pusteria. Sospeso il servizio della funicolare della Mendola. Per la giornata di oggi Meteotrentino prevede ancora nevicate mediamente fra gli 800 e i 1200 metri e piogge nel fondovalle.



Friuli Una slavina di grandi dimensioni è caduta lungo la strada di accesso alla frazione di Casso, in comune di Erto, località famosa per la frana del Vajont di 51 anni fa. Da quanto si è appreso, la massa di neve ha invaso la carreggiata durante la notte. La frazione è tuttavia totalmente isolata. Sul posto stanno operando i tecnici del Comune e della Protezione civile ma, secondo quanto ha riferito il sindaco Luciano Pezzin, ben difficilmente si potrà aprire un varco prima di 24-48 ore. In paese risiedono una quindicina di persone, che sono tutte state contattate telefonicamente e stanno bene. Pronto un piano di emergenza in caso di necessità legate allo stato di salute degli abitanti, per la maggior parte anziani.



Emilia Romagna Via libera dal Consiglio dei ministri al riconoscimento dello stato di emergenza per le zone alluvionate del Modenese. «È un altro passo importante che corrisponde alle richieste che avevamo avanzato al Governo subito dopo aver avuto chiare le dimensioni della grave situazione verificatasi nella bassa modenese», ha commentato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. «Per garantire la piena ripresa delle zone colpite dall'alluvione - ha aggiunto Errani - siamo ora fortemente impegnati per ottenere il riconoscimento pieno e rapido di tutti i danni dell'alluvione, alle abitazioni e alle imprese». La decisione di oggi si aggiunge al provvedimento assunto la scorsa settimana dal Governo, sempre su richiesta della Regione che ha stabilito la sospensione per 6 mesi dei termini relativi a tutti i pagamenti per i territori colpiti. La strada statale 12 'dell'Abetone e del Brennerò è stata chiusa in entrambe le direzioni nel tratto compreso tra Modena (innesto tangenziale) e San Prospero (dal km 184 al km 203). Lo ha reso noto l'Anas. La chiusura è stata disposta in accordo con la Prefettura di Modena «al fine di salvaguardare l'incolumità degli utenti in seguito ad un nuovo innalzamento del fiume Secchia e del conseguente rischio di allagamento del piano viabile

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