Datagate, Ue: stop accordo anti-terrorismo con gli Usa. Incontro Letta-Kerry

Datagate, Ue: stop accordo anti-terrorismo con gli Usa. Incontro Letta-Kerry
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Mercoledì 23 Ottobre 2013, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 20:10

Nello stesso giorno in cui il premier Letta riceve il sottosegretario di Stato Usa John Kerry, il Parlamento Ue, approvando una risoluzione non vincolante, chiede alla Ue di sospendere l'accordo con gli Usa per il programma anti-terrorismo di tracciamento delle finanze. Una misura in risposta alle presunte intercettazioni che gli Usa avrebbero fatto ai danni dei cittadini europei attraverso la banca dati Swift.

La risoluzione proposta da Verdi e S&D, è passata a larga maggioranza, e sebbene non vincolante minaccia di «ritirare il sostegno» all'accordo, il che costringerebbe la Ue ad agire.

Faccia a faccia Letta-Kerry. l segretario di Stato Usa, John Kerry, è stato ricevuto a palazzo Chigi dal premier Enrico Letta e dal ministro degli Esteri, Emma Bonino.

Al centro del colloquio, riferiscono fonti di governo, diversi temi: dal Medio Oriente (Kerry nel pomeriggio vedrà il premier israeliano Netanyahu), alla Siria; dalla Libia all'Iran. Probabile, inoltre, che si affronti anche il dossier del cosiddetto 'datagatè, nato dalle rivelazioni dell'ex tecnico NSA e CIA Edward Snowden e relative al programma di controllo delle informazioni in Usa e Europa.

«Atteggiamento cooperativo». Letta, riferiscono le fonti di Palazzo Chigi, con Kerry ha posto la questione del datagate, indicando la «necessità di verificare la veridicità delle indiscrezioni» su eventuali «violazioni della privacy», e ha riscontrato «atteggiamento cooperativo». Gli Usa hanno messo «la problematica sotto revisione».

L'incontro con Netanyahu. ll segretario di Stato americano ha lasciato palazzo Chigi dopo un colloquio durato oltre un'ora. La giornata di Kerry a Roma proseguirà con l'atteso incontro con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Alfano: non guardiamo in faccia a nessuno. «Noi abbiamo un dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini italiani: dobbiamo acquisire tutta la verità e dire tutta la verità senza guardare in faccia a nessuno» ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

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