Legge stabilità, Irpef tagliata per i redditi
più bassi. Ma l'Iva aumenta di un punto

Catricalaà, Bondi e Monti (foto Alessandro Di Meo - Ansa)
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Mercoledì 10 Ottobre 2012, 01:39 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 03:14
ROMA - Il governo taglia le tasse. La legge di stabilit, che il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte dopo oltre sette ore di riunione, a sorpresa contiene la riduzione di un punto dell'Irpef sulle aliquote più basse a partire dal 2013. Ma non azzera però completamente, come sembrava in un primo momento, l'aumento di due punti dell'Iva che sarebbe partito a luglio: l'aliquota massima dell'imposta crescerà invece di un solo punto dal 21 al 22%.



IL COMUNICATO DI PALAZZO CHIGI



Le misure. Il provvedimento contiene poi nuovi tagli per Regioni, sanità e pubblico impiego, con il blocco confermato degli aumenti deglistatali. C'è anche una stretta sui permessi previsti dalla legge 104 per i disabili o per la cura di parenti affetti da handicap, con la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50%.



Il calo dell'Irpef partirà dal 2013 e riguarderà le due aliquote più basse: quella del 23% (fino a 15mila euro di reddito) scende al 22 e quella del 27% (da 15.001 a 28.000 euro) al 26%. L'operazione ha un costo per le casse dello Stato di circa 5 miliardi.



Monti: la disciplina dei conti paga. «Oggi possiamo vedere e toccare con mano che la disciplina bilancio paga e conviene perché ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura e che ci si può permettere qualche moderato sollievo» come «un inizio di riduzione dell'Irpef», ha commentato il premier Mario Monti durante una conferenza stampa tenuta dopo le 2 di notte.



TUTTE LE MISURE DELLA LEGGE DI STABILITA'



Il costo per la riduzione della prima aliquota Irpef, che si applica su tutti i redditi, è di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, non accade nulla. Tutelati anche i redditi fino a 15.000 euro che non verranno toccati nemmeno nelle detrazioni e nelle deduzioni. Sopra questa soglia, invece, scattano i tagli alle agevolazioni fiscali: arriva un tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanità) viene introdotta una omogeneizzazione, con una franchigia di 250 euro.



Il taglio dell'Irpef era stato annunciato in tv dal sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo e in un primo momento smentito da Palazzo Chigi.



Subito la Tobin tax. Il governo ha poi deciso di introdurre «già da subito» la tassa sulle transazioni finanziarie, ha affermato il ministro dell'Economia Vittorio Grilli dopo il varo della Legge di Stabilità. Il governo si dice convinto che le misure siano coerenti con gli accordi presi in sede europea ma si dice anche pronto a «fare gli aggiustamenti necessari». Grilli ha precisato che dal «bollo» sulle transazioni finanziarie sono esclusi i titoli di Stato.



Tobin tax, sì di 11 paesi europei



Imu per la Chiesa dal 2013. Il governo ha inoltre modificato il testo della legge riguardante l'Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio «in tempo per il periodo annuale di imposta» che decorre dal 1 gennaio 2013.



A regime, il risparmio derivante dalla spending review sarà di 3,5 miliardi, si legge poi nel comunicato di Palazzo Chigi. Le nuove misure di razionalizzazione della spesa pubblica si basano su un censimento di spesa «aggredibile» pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l'acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti.



"Cieli bui". Per riuscire a risparmiare sulla corente infine le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale.


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