È giallo a Ferentino, in provincia di Frosinone, dove questa mattina è stato trovato morto un cacciatore di 65 anni. Dissanguato a causa di tre proiettili che gli hanno reciso la aorta femorale. Gli inquirenti indagano per omicidio.
L'ipotesi che sembra avanzare, dopo una prima empasse che ipotizzava l'attacco di un cinghiale, è quella di un incidente di caccia. Ma - e gli investigatori tendono a sottolinearlo - tutte le ipotesi sono aperte, visto che ci sono i proiettili ma non è ancora chiaro da chi e perchè siano stati esplosi. Nella gamba destra di Luciano Bondatti, infatti, sono stati rinvenuti tre pallettoni. Tutto è accaduto in località Pareti Cornella intorno alle 10. L'uomo era uscito di casa, forse per una passeggiata nei boschi, ma non è più rientrato.
Quando è stato trovato a nulla sono serviti i tentativi di salvarlo. È morto dissanguato in seguito ai tre colpi partiti da un fucile che gli avevano reciso l'aorta femorale.
L'ipotesi dell'aggressione da parte di un cinghiale aveva subito riacceso le polemiche sull'emergenza legata alla proliferazione di questo animale, che sta causando danni e problemi in molte zone del Lazio (e in particolare in provincia di Frosinone), ma anche in diverse regioni italiane. Un episodio, quello di stamani, che aveva fatto subito ricordare quanto accaduto solo un mese fa, l'8 agosto, quando un uomo di 77 era stato attaccato e ucciso da un cinghiale sulle colline di Cefalù, mentre la moglie, nel tentativo di soccorrerlo, era rimasta ferita.