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Ieri Fitch ha spiegato che a Roma è a rischio il piano di rientro, vale a dire lo strumento messo in campo per ripianare oltre un miliardo di euro di rosso che Marino ha trovato quando si è insediato in Campidoglio, due anni fa. Nel dettaglio ecco l'analisi dell'agenzia: «I recenti sviluppi politici nella città di Roma potrebbero indebolire la capacità dell'amministrazione capitolina di attuare il bilancio 2015 e quanto resta del piano di rientro 2014-2016». Sono «elementi importanti per ripristinare il surplus operativo necessario a coprire le spese, incluse quelle per il finanziamento del debito». Marino «non è indagato, ma le inchieste sulla corruzione che hanno coinvolto soggetti economici e amministratori potrebbero portare allo scioglimento del comune e a nuove elezioni. Una piena realizzazione del piano di rientro può riportare un piccolo surplus di bilancio di circa il 2% nel medio termine». Secondo l'agenzia «il ripianamento del debito è previsto dalle leggi italiane, ma l'obiettivo potrebbe essere mancato senza una piena applicazione del piano di rientro».
Come mai? «Le tasse comunali sulla proprietà e sulle persone fisiche sono già ai massimi di legge, una fase economica debole potrebbe colpire le entrate ed extra costi potrebbero arrivare dal Giubileo e dalla possibile candidatura alle Olimpiadi del 2024. A marzo noi abbiamo confermato il rating BBB/Negative. Una conferma che rifletteva, tra i diversi fattori, un basso debito pubblico di circa 1,5 miliardi di euro e la prospettiva di finanziamenti ad hoc dal governo nazionale». L'outlook (vale a dire la previsione) negativo «riflette le incertezze politiche e il rischio del fallimento del piano di rientro nel ripristinare un surplus operativo».
Marino però fa notare: anche Fitch dice che devo andare avanti per non compromettere il risanamento dei conti. Commento ufficiale del Campidoglio: «Fitch ribadisce la bontà e l'importanza dell'azione di risanamento delle casse del Campidoglio messa in atto con il piano triennale dalla giunta Marino. È la stessa agenzia di rating, infatti, a sottolineare che la completa attuazione del piano consente di riportare in equilibrio strutturale i conti di Roma Capitale. Il lavoro di Fitch dimostra la grande importanza che viene attribuita al piano di rientro e testimonia la necessità di proseguire in questa operazione virtuosa di risanamento dei conti».
A SINISTRA
C'è poi la tormenta politica, la madre di tutte le domande: Marino ce la farà ad andare avanti? Se il sindaco è stato attaccato dall'alto, da Renzi, che ha espresso tutto il suo malcontento per come viene amministrata Roma, le cose non vanno benissimo neppure a sinistra. Sel per oggi ha convocato una conferenza stampa in cui illustrerà le condizioni per proseguire l'esperienza di Governo. Fino a qualche giorno fa i vendoliani parlavano addirittura di «azzeramento» della giunta, ultimatum che aveva fatto dire al vicesindaco Luigi Nieri, espressione di Sel: «Allora mi dimetto». Oggi su questo Sel è meno perentoria, anche perché facendo saltare il tavolo farebbe un grande favore a Renzi che sta cercando il modo per mandare a casa Marino senza traumi. A partire dal capogruppo Gianluca Peciola, il partito presenterà una lista di cose da fare, «altrimenti meglio staccare la spina». In primis, chiederanno a Marino azioni immediate per il decoro, dalla manutenzione delle strade alla cura del verde. Spingeranno poi per una serie di misure per il welfare e per l'emergenza abitativa.