Mafia capitale, Campidoglio sotto assedio M5S. Urla e proteste: tutti a casa

Mafia capitale, Campidoglio sotto assedio M5S. Urla e proteste: tutti a casa
5 Minuti di Lettura
Martedì 9 Giugno 2015, 15:43 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 19:09

Alta tensione oggi davanti al Campidoglio per la prima riunione del Consiglio comunale dopo gli arresti dell'inchiesta su Mafia capitale.

Attivisti del Movimento 5 stelle e di Casapound e lavoratori di Multiservizi hanno cercato di entrare a palazzo Senatorio per la riunione del Consiglio comunale ma gli è stato impedito l'accesso: le porte del Campidoglio sono state chiuse. L'Assemblea capitolina, in una seduta lampo, ha poi votato la surroga dei consiglieri decaduti dopo la seconda ondata di arresti di Mafia Capitale.

Un cordone di agenti della forze dell'ordine, indossati i caschi, ha fatto da barriera a un gruppo di manifestanti che voleva entrare in Campidoglio e si accalcava alle transenne poste davanti all'ingresso. Gli esponenti grillini hanno urlato «mafiosi, mafiosi» e alzato cartelli con scritto «onestà».

Poi hanno cominciato a leggere le intercettazioni dell'inchiesta su Mafia capitale in favore dei telecamere.

Composita comunque la protesta che ha animato oggi piazza del Campidoglio contro il sindaco Ignazio Marino. Oltre a esponenti grillini, c'erano anche esponenti di Ncd, Fratelli d'Italia, Noi con Salvini e Sovranità, il soggetto politico che ha Casapound fra i fondatori.

La folla che ha assediato il Campidoglio ha protstato al grido «Mafiosi», «Marino vaff...» e ha chiesto a gran voce «Onestà», «Legalità, trasparenza e sicurezza», «Dimissioni», «Tutti a casa» ed «elezioni subito».

Intorno alle 17 in Campidoglio è poi tornata la normalità. I militanti del Movimento 5 Stelle, che dopo la seduta del consiglio comunale si erano intrattenuti in Aula, hanno abbandonato palazzo Senatorio.

Il sindaco Ignazio Marino ha lasciato poi il Campidoglio in bicicletta senza rilasciare dichiarazioni. A un contestatore che gli ha urlato «dimettiti» il primo cittadino ha risposto alzando la mano in segno di vittoria e si è allontanato pedalando verso via dei Fori imperiali.

«#CasaPound a #Roma tenta l'assalto al Campidoglio con i 5Stelle. #Sorial 5S da #Sky invita tutti a raggiungerli. Neofascismo in diretta», ha scritto su Twitter Emanuele Fiano, responsabile riforme e sicurezza del Pd.

«Questo consiglio deve essere sciolto immediatamente e tornare ad elezioni. Noi vogliamo elezioni subito non si può andare avanti così. Come vedete Buzzi nella sua lista della spesa ne aveva per tutti, Marino, Alemanno Marchini, tutti... sta tutto nelle intercettazioni», dice il parlamentare del M5S Vito Crimi in Campidoglio per la protesta pentastellata.

Marchini: querelo Crimi, legalità è nostro valore. «La legalità è un valore per noi e alla legge ci siamo rivolti per querelare e chiedere un cospicuo risarcimento danni al senatore Vito Crimi per le affermazioni ingiuriose da questi rilasciate oggi nei miei confronti». Lo dichiara in una nota Alfio Marchini «Gli consiglio vivamente di cominciare a mettere i soldi da parte perché non permetterò mai a nessuno di oltraggiare il mio nome e quello della mia famiglia - continua -. Inoltre, prima di parlare, gli suggerisco di informarsi sull'operato dei propri consiglieri, sicuramente degnissime persone, ma che hanno avuto, ad esempio, la colpa di aver partecipato alla Commissione Patrimonio che diede l'ok alla svendita del patrimonio immobiliare del Comune, nelle cui liste figurava l'immobile della cooperativa di Buzzi. Come riportato dalla stampa, in quella seduta, alla quale non partecipò nessun membro della Lista Marchini, l'unico voto contrario fu quello della consigliera Mennuni dell'Ncd. Questa non è un'illazione ma un fatto concreto e grave: si autoproclamano guardiani del bene e poi sono stati conniventi consentendo che si compisse un atto inopportuno e grave. Di doppiopesismo morale in questo Paese ne abbiamo già avuto fin troppo».

La replica del M5s. «Il Movimento 5 stelle Roma e nello specifico Daniele Frongia e Marcello De Vito hanno espresso, nelle sedute delle comissioni Patrimonio e Bilancio, parere contrario, come si evince chiaramente dai verbali approvati e pubblicati da molti mesi sul sito del Comune (voto contrario alla 88/2013 e voto contrario al maxi-emendamento della stessa delibera).

«Roma Libera». Questo il coro intonato da esponenti di FdI che sono saliti insieme a rappresentanti di Gioventù nazionale sulla scalinata del Campidoglio e esponendo uno striscione con su scritto: «Mafia capitale, Marino dimettiti, elezioni subito». Esposto anche un grande cartello che, riprendendo una nota marca di sigarette, recita «Marino nuoce gravemente a Roma».

«Siamo in piazza del Campidoglio con i cittadini a chiedere le dimissioni di Marino - si legge in una nota diffusa da Ncd -. Il ruolo di Marino nelle indagini di Mafia Capitale è stato inesistente: mai e in nessun caso il Sindaco è arrivato prima della Magistratura. Anzi molti dei personaggi coinvolti nell'inchiesta sono stati direttamente scelti dal Sindaco. Anche alla luce delle dichiarazioni del Prefetto Gabrielli che ha parlato di malagestione e corruzione della macchina amministrativa e dopo gli ulteriori arresti di queste ultime ore, le dimissioni di Marino appaiono come un atto dovuto e di responsabilità, per non esporre la Capitale al rischio di scioglimento per Mafia».

Grillo: OccupyCampidoglio, il Comune va disinfestato. «Si sono barricati dentro per non fare entrare i cittadini. Non durerà a lungo». Così il blog di Beppe Grillo che in un post dal titolo #OccupyCampidoglio riporta la cronaca della giornata di assedio M5s al comune di Roma. «Si è tenuta alle 15 la riunione lampo del Consiglio Comunale con la partecipazione del sindaco Marino, il M5S era lì per chiedergli cortesemente ma in maniera decisa di andarsene. Roma non merita questo marciume!» scrivono i 5 Stelle che commentano: «MafiaCapitale è uno scandalo senza fine, il Comune di Roma va resettato e i legami con la mafia recisi, il Campidoglio deve essere disinfestato, i cittadini devono riappropriarsi delle Istituzioni e riportare l'onestà nella Capitale».

«I consiglieri comunali e regionali e i portavoce M5S alla Camera e al Senato insieme a centinaia di cittadini - racconta il blog - si sono presentati davanti al Campidoglio per chiedere le dimissioni di Marino e nuove elezioni subito. Volevano entrare dentro la sala, ma non gli è stato permesso. Per la prima volta le porte del Campidoglio sono state chiuse. Si sono barricati dentro per non fare entrare i cittadini. Non durerà a lungo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA