Rahman è stato aggredito in pieno giorno da alcuni studenti di scuole coraniche, due dei quali sono stati catturati e avrebbero confessato l'omicidio per scopi religiosi.
«L’ho ucciso perché ha umiliato il mio profeta» ha detto uno dei sospettati, venuto apposta nella capitale per uccidere Rahman. Il 26 febbraio scorso era stato ucciso da un estremista Avijit Roy, scrittore statunitense di origine bengalese. Per i blogger, riporta l'Independent, ad essere sotto attacco non è solo la libertà religiosa, ma il diritto di critica all'autorità precostituita. E la scelta, per molti, è di rinunciare a scrivere. Anche le parole possono essere fermate.
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