Borsalino in crisi: a fatica verso il concordato per scongiurare un fallimento sicuro

Borsalino in crisi: a fatica verso il concordato per scongiurare un fallimento sicuro
2 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Marzo 2015, 05:53 - Ultimo aggiornamento: 14:40
Il cda della Borsalino, la storica azienda di cappelli, «sta valutando diverse ipotesi per far fronte alle difficoltà finanziarie e per mettere l'azienda nelle condizioni di proseguire l'attività. Nessuna decisione è stata assunta». Lo ha detto all'agenzia Ansa l'amministratore delegato Marco Moccia, dopo le notizie di stampa secondo le quali l'azienda avrebbe già avviato le pratiche presso il Tribunale di Alessandria per ottenere il concordato preventivo.



«Stiamo lavorando per individuare il percorso più adatto, ma non siamo al fallimento», ha aggiunto il manager. Le difficoltà finanziarie della Borsalino sono note da tempo e il punto di debolezza è il maxidebito a causa di ripetute cattive gestioni alle quali oggi si sta tentando di mettere un freno. C'è da dire che le vendite hanno continuato a rimanere su livelli discreti, anche se i numeri più recenti non sono noti.



All'origine dei guai della Borsalino c'è l'ultimo dei suoi azionisti di controllo, il finanziere astigiano Marco Marenco al centro della maggiore bancarotta degli ultimi anni che si dice mobiliti nell'insieme circa 3 miliardi. Da giugno dello scorso anno Marenco è latitante all'estero (probabilmente in Svizzera) dopo gli ordini di cattura emessi dai tribunali di Asti e Alessandria. Sotto sequestro c'è comunque il 70% circa del capitale a lui riconducibile, per questo è imprescindibile sebbene faticoso che si giunga a un concordato.



Nata nel 1857, l'azienda è un simbolo del made in Italy. Il Borsalino, cappello di feltro incavato nella sua lunghezza a larghe falde, è dagli anni Quaranta del secolo scorso un'icona di stile. Nel cinema lo indossano gangster e detective, banchieri e rapinatori, giudici e assassini, dandy e artisti, in qualsiasi situazione senza distinzione di classe ed età. Indimenticabile Humphrey Bogart in Casablanca con il trench bianco, la sigaretta all'angolo della bocca e il suo Borsalino mentre osserva con sguardo languido Ingrid Bergman che si allontana nella nebbia.



Oppure la mitica coppia Alain Delon e Jean-Paul Belmondo nel film Borsalino (1970), interpreti che hanno reso iconica l'immagine del criminale col cappello. Poi c'è l'affascinante Harrison Ford in Indiana Jones, Roberto Benigni in molti dei sui film, Robert Redfort in La mia Africa, Nicole Kidman in Australia, Leonardo Di Caprio in Revolutionary Road. Infine, il Borsalino è il cappello che usava Michael Jackson durante esibizioni come Billie Jean o Smooth Criminal.