Carlo Cracco getta acqua sulla polemica gastronomica a colpi di post infuocati lanciata da Sergio Pirozzi, sindaco del Comune di Amatrice, la cittadina dell’alto Lazio dove è nata la nostra famosa amatriciana. Intercettiamo il celebre chef al telefono mentre si trova alla manifestazione Identità Golose, congresso internazionale di cucina in scena fino al 10 febbraio a Milano.
Ma facciamo un passo indietro, qualora vi fosse sfuggito l’antefatto.
Carlo Cracco, che cosa risponde al sindaco del Comune di Amatrice?
«Intanto, se si sono offesi, mi scuso. Posso solo dire che i problemi veri sono altri. La verità? Stavo solo scherzando! Era una scusa per regalare un premio alla signora, nel contesto di un programma che non c’entra nulla con la cucina. Chiariamolo: non partecipavo a una gara culinaria né a “MasterChef” (è uno dei giudici del celebre talent in onda su SkyUno, ndr), ero solo l’ospite di “C'è posta per te!” Sergio Pirozzi, probabilmente, ha colto l’occasione per fare un po’ di pubblicità al paese di Amatrice, il che mi fa piacere perché lo trovo molto bello».
Insomma, non si è trattato di un lapsus?
«Ma no, figuriamoci! Penso che tutti sappiano che la ricetta dell’amatriciana non prevede l’aglio. Ribadisco, è stata una battuta giocosa».
Ma si aspettava di suscitare tutta questa polemica?
«Mamma mia...No! Volevo solo far ridere la signora e giocare un po’. Non era mia intenzione impartire lezioni di cucina!».
E si è divertito a “C'è posta per te?”
«Molto. Mi creda: Maria De Filippi è una professionista d’oro. Unica. Collaborare con lei, seppur per poche ore, è stata una bellissima esperienza da tutti i punti di vista».
Sia sincero: la tv ha cambiato Carlo Cracco?
«No, assolutamente no».
E lei ha cambiato un po’ la tv?
«Non lo so. In ogni caso non mi pongo questo tipo di domande, perché il mio mestiere è fare il cuoco!»
Chi vince “MasterChef”?
«Lo ignoro. Sicuramente uno bravo! Personalmente, sono e sarò neutrale fino all’ultimo minuto».
Quali saranno gli ingredienti di tendenza della primavera 2015?
«Per quanto mi riguarda, tutti gli ortaggi. Nel mio menu ecco quindi meno carne e più piatti vegetali. Una scelta socialmente consapevole, che tra l’altro mi permette anche di divertirmi di più, puntando su fantasia e tecniche innovative».