Tari, ritardi nelle consegne delle cartelle
prorogato di 15 giorni il pagamento

Tari, ritardi nelle consegne delle cartelle prorogato di 15 giorni il pagamento
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Mercoledì 1 Luglio 2020, 08:19
C’è chi è visto recapitare la cartella solo ieri, ultimo giorno di pagamento, e chi la deve ancora ricevere . Ma a sgomberare il campo dalle polemiche è il Comune che conferma come ci siano ulteriori 15 giorni dalla scadenza del 30 giugno per pagare la prima rata della Tari 2020.
Come è noto la Tari può essere pagata in un’unica soluzione oppure rateizzata. A causa della pandemia ci sono agevolazioni per alcune categorie e la prima scadenza è stata comunque posticipata per tutti al 30 giugno. Proprio questi cambiamenti hanno causato alcuni ritardi nel recapito delle cartelle stesse. 
«Tuttavia – fa presente l’assessore Orlando Masselli – nelle cartelle è scritto chiaramente che, nel caso in cui i moduli di pagamento siano stati recapitati in prossimità o dopo la scadenza della prima rata (30 giugno), ci sono ulteriori 15 giorni per il pagamento»
«Noto in un certo senso con piacere – dice ancora Masselli – che molti cittadini che evidentemente hanno sempre pagato, si preoccupano di onorare la scadenza e chiedono informazioni in tal senso. Con l’ulteriore proroga di 15 giorni credo che avranno modo di provvedere al pagamento. Spero e auspico che le dilazioni e le facilitazioni, pur in una fase difficile come quella che stiamo attraversando, inducano tutti a compiere il proprio dovere nella consapevolezza che questi versamenti servono a finanziare un servizio fondamentale per l’intera città»
Relativamente alle scadenze dei pagamenti, queste saranno le seguenti: prima rata 30 giugno, seconda rata 30 settembre e la terza il 30 novembre. 
Per quanto riguarda le tariffe, per il 2020 resteranno in vigore quelle dello scorso anno. Ai contribuenti verranno inviate “richieste di pagamento per il 2020 nella misura pari al 90% dell’importo dovuto per l’anno 2019. l’eventuale conguaglio, come viene descritto nell’apposita delibera, verrà quantificato con l’approvazione del Pef 2020, con possibilità di ripartirlo in tre anni a decorrere dal 2021.
«In questo momento si è ritenuto di applicare una parte del 90% su tre rate - ha detto sempre Masselli - in sede di rideterminazione della tariffa saranno definiti gli utenti a sgravio e gli utenti a conguaglio».
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