La bimba non può avere due mamme, il Comune di Genova vince in appello: tolto dai documenti un genitore

La bimba non può avere due mamme, il Comune di Genova vince in appello: tolto dai documenti un genitore
di Maria Lombardi
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Giugno 2020, 23:26

Di mamma ce ne sarà una sola, ha sentenziato la Corte d'Appello di Genova. Una bimba non potrà essere riconosciuta come figlia di una coppia di donne, nel certificato di nascita dovrà comparire solo il nome della madre biologica. I giudici di secondo grado hanno accolto il ricorso presentato dall'amministrazione comunale di Genova contro la sentenza di primo grado. 
Nel novembre del 2018  il tribunale del capoluogo ligure aveva riconosciuto la bi-genitorialità alle due donne. La coppia era ricorsa alle vie legali dopo che il Comune, guidato dal sindaco Bucci, aveva negato l'annotazione della seconda mamma sul certificato di nascita. I giudici avevano dato ragione alle donne obbligando il Comune alla registrazione anche della madre non biologica sul certificato di nascita. Da qui il ricorso del Comune in Appello e la sentenza arrivata proprio in questi giorni in cui, invece, i giudici danno ragione all'amministrazione comunale.

Federico Bertorello, consigliere comunale delegato agli Affari legali, dà notizia della sentenza con soddisfazione. 



 

👨🏻‍💼 La Corte d’Appello di Genova ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la sentenza di...

Pubblicato da Federico Bertorello su Lunedì 29 giugno 2020



«La nostra amministrazione è fiera di avere tolto un genitore, e tutti i legami parentali conseguenti, ad una bambina di due anni», commenta il Coordinamento Liguria Rainbow. «Il Comune di Genova ha ben poco di cui gioire: quando a una madre viene negata la genitorialità rispetto al proprio figlio, siamo di fronte a un dramma», dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.


«A prescindere da qualsiasi sentenza e a prescindere dalla deprecabile esultanza del consigliere comunale leghista di Genova, che sembra essere contento per aver tolto un genitore dal certificato di nascita di una bambina, tutti i nostri figli e tutte le nostre figlie continueranno ad avere due mamme o due papà. In questo momento non possiamo che prendere atto della sentenza esprimendo delusione e vicinanza alle due mamme. Ancora una volta un bambino viene privato del diritto di essere accudito per legge da entrambi i suoi genitori»,  Gianfranco Goretti è il presidente di Famiglie Arcobaleno, l'associazione che riunisce le famiglie omogenitoriali,  «Non è più tollerabile – prosegue Goretti – che le nostre vite, e prima ancora quelle dei nostri figli e figlie, siano appese alle decisioni dei tribunali a cui siamo dovuti ricorrere per far valere i nostri diritti
»


 

Il Comune di Genova, attraverso il consigliere Federico Bertorello, annuncia con “molta soddisfazione” che la Corte...

Pubblicato da Gianni Pastorino su Martedì 30 giugno 2020







Qualche mese fa la Cassazione aveva stabilito che i bimbi nati in Italia ma concepiti all'estero con la procreazione medicalmente assistita da parte di una coppia formata da due donne, una delle quali porta avanti la gravidanza, possono avere una sola mamma che li riconosce: la donna che partorisce. La partner invece non può essere riconosciuta anche lei come genitore allo stato anagrafico. Non può essere la seconda mamma. I giudici avevano così respinto il ricorso di una coppia lesbica del Veneto, sposata in unione civile, che voleva che anche la partner «intenzionale» fosse dichiarata mamma della piccola nata in Italia, a Treviso, con inseminazione effettuata all'estero.

Due manager chiedono di essere riconosciute come mamme: bimba nata in Italia, la Cassazione dice no


 

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