Rivoluzione vertici Sanità, dopo il virus
​resta soltanto un supermanager

Ospedale di Perugia
di Fabio Nucci
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Martedì 30 Giugno 2020, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 08:29

PERUGIA Chi maliziosamente aveva preconizzato un’invasione veneta è stato smentito. Una conferma e tre nuovi ingressi tra i nuovi commissari delle aziende regionali della sanità, con le scelte della giunta che guardano fuori dai confini umbri, ma non nella regione del suo assessore. Alla guida della Asl Umbria 1 (Perugia-Città di Castello) va Gilberto Gentili nato a Fossombrone nel ’58, già commissario della Azienda sanitaria provinciale di Crotone e direttore generale della Asl di Alessandria. Prende il posto di Silvio Pasqui. Cambio della guardia anche all’azienda ospedaliera di Perugia dove al posto di Antonio Onnis arriva Marcello Giannico, 49 anni originario di Cagliari. Già al vertice della Direzione regionale Salute della Regione Lazio, Giannico vanta una lunga esperienza anche come direttore generale e commissario della Asl di Sassari e quale dirigente di aziende private.
All’Azienda ospedaliera di Terni, arriva invece Pasquale Chiarelli, il più giovane tra i nuovi manager: nato a Taranto 46 anni fa, Chiarelli è stato direttore dell’unità operativa complessa Pianificazione controllo di gestione dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Casa del sollievo della sofferenza”, Opera San Pio da Pietrelcina. Vanta esperienze anche come responsabile Affari generali e convenzioni all’Azienda ospedaliera istituti clinici di perfezionamento di Milano, ed è docente alla Lum Jean Monnet di Bari. Prende il posto di Andrea Casciari. La conferma riguarda Massimo De Fino che, insediatosi a inizio gennaio, rimane alla guida della Asl Umbria 2 (Foligno-Spoleto-Terni). Le nomine sono state ufficializzate dopo un pomeriggio di colloqui e confronti nella giunta regionale e acquisito il parere positivo del rettore dell’Università degli studi, Maurizio Oliviero, per quanto attiene le nomine delle due aziende ospedaliere-universitarie. Profili di alta competenza ed esperienza individuati tra decine di candidati; un nutrito novero di nomi che, a differenza di quanto accaduto a dicembre, dicono che l’Umbria è tornata attrattiva per i grandi manager della sanità. Un appeal cui ha contribuito anche il modo con cui il sistema sanitario umbro ha risposto all’emergenza Covid-19, col virus che sta scomparendo dal territorio (14 i positivi attivi). I quattro commissari, che resteranno in carica fino al 30 giugno 2021, saranno presentanti oggi alle 12 in video conferenza dalla governatrice Donatella Tesei, alla presenza del rettore Oliviero, del direttore Claudio Dario e dell’assessore Luca Coletto. Quest’ultimo ha intanto annunciato altri 2.500 test-campione, su chiamata telefonica, per la seconda fase dell’indagine sulla sieroprevalenza dell’infezione da SARS-CoV2. Lo studio, promosso da Ministero della Salute e Istat, riparte da oggi con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, interessando circa 1.400 soggetti residenti nel territorio della Usl Umbria 1, 1.100 della Usl Umbria 2. Nella prima fase, sono stati fatti 2.039 prelievi dai quali sono emersi 20 casi “sospetti” risultati poi negativi al tampone.

Si tratta di soggetti entrati in contatto col virus ma che non avevano l’infezione in atto.

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