La mozione invitava il sindaco e la Giunta a «dichiarare e ribadire che Pescara è una città che non discrimina e che ama e rispetta i suoi cittadini omosessuali e transessuali e che condanna senza appello qualunque atto di omotransbifobia e che sostanzierà questa sua dichiarazione attraverso i seguenti quattro punti: impegnarsi attivamente nei confronti della Regione e del Governo per accelerare la stesura e l'approvazione di una legge contro
l'omotransfobia che la qualifichi come crimini d'odio; costituire il Comune di Pescara parte civile contro le aggressioni omofobe; aderire alla rete degli enti locali contro le discriminazioni Re.A.Dy; individuare una figura nell'amministrazione che funga da concreto interlocutore per le associazioni del Pride per poter dare loro sostegno
organizzativo e garantire la corretta organizzazione del corteo-parade del Pride 2021 che quest'anno è stato rimandato».
«Mi addolora come sindaco che il Consiglio comunale non abbia trovato l'unanimità su un ordine del giorno di sintesi che potesse esprimere documentalmente lo sdegno e la condanna dell'intera città di Pescara, attraverso
tutte le sue componenti, per la vigliacca aggressione a un ragazzo omosessuale». Ha commentato il sindaco Masci. Accusa di insensibilità al problema tutto il centro sinistra. Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri per identificare il branco autore del pestaggio.
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