«Attenti alle superiori, si ricomincia il primo non il 14 settembre»

«Attenti alle superiori, si ricomincia il primo non il 14 settembre»
di Remo Gasperini
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Lunedì 29 Giugno 2020, 17:47
PERUGIA - «C’è un equivoco di fondo: tutti parlano del rientro a scuola il 14 settembre ma in realtà l’inizio avverrà il 1° settembre, quindi due settimane prima e non mi sembra un particolare trascurabile». Rita Coccia, dirigente scolastico del Volta di Perugia e vice presidente nazionale dell’ANP, l’associazione che raccoglie i presidi italiani anche di altre sigle sindacali, sembra andare contro corrente ma in realtà va sul concreto.

«Nella mia scuola, per esempio, per fare i corsi di recupero rientreranno circa 700 studenti, quasi la metà: voglio dire che per quella data, non per il 14, tutte le misure dovranno essere funzionanti. E questo vale per tutte le scuole superiori che dovranno garantire il recupero anche a studenti con forti carenze in varie discipline. Le misure igienico sanitarie dovranno essere già garantite subito, il personale dovrà essere già formato e via di questo passo per tutto il piano di sicurezza».

Detto dell’equivoco, che non è proprio marginale visto che in Umbria gli studenti interessati al recupero saranno più di 12mila rispetto ai 38mila totali, la Coccia legge le linee guida con l’occhio critico di chi poi le deve attuare. «Sono migliori della bozza ma ancora ci sono tantissimi aspetti da definire a cominciare dall’uso dell’annunciato cruscotto informatico. I dati inseriti per ogni scuola sono globali, tot alunni totali in tot metri quadri totali, oppure tengono conto delle singole aule dove sono ospitate le classi il cui numero di alunni è già variato rispetto all’anno scorso per effetto per esempio delle bocciature? Come sarà dunque utilizzato questo cruscotto? Prendo atto che per gli spazi, e presumo anche per gli arredi, dovranno partite le conferenze di servizio con gli enti locali. Altro problema sul tavolo è quello degli organici: «La divisione delle classi in gruppi e l’ausilio della didattica a distanza prevede inevitabilmente l’aumento dell’organico dei docenti; così come per le stringenti norme igieniche da attuare, si parla di pulizia giornaliera di banchi, porte, finestre, maniglie, gli attuali collaboratori scolastici sono del tutto insufficienti e ne servono molti di più. Domanda: quando e come arrivano»?

Altro punto interrogativo secondo la Coccia è sul come verrà calibrato il nuovo documento del comitato tecnico scientifico: «Le due settimane prima avranno come riferimento il 14 o il primo settembre»? «Un aspetto che non trovo nelle linee guida è quello della gestione merende quindi dei bar interni che non sono nemmeno nominati. Le scuole superiori li hanno tutte: che valgano le stesse norme delle mense»? E poi il piatto forte della didattica. «Servono assolutamente linee guida sulla didattica digitale integrata, il come e quanta può cambiare molte cose così come la divisione in gruppi. Qui si entra nel campo della riorganizzazione che porterà nuove esigenze: una diversa gestione delle entrate, per esempio, va coordinata con i servizi di trasporto e qui apro uno scenario che deve passare necessariamente dalla massima collaborazione con le istituzioni. Faremo in tempo a fare tutto ciò evitando che la scuola si avvii in mezzo al caos? Me lo auguro anche se di tempo da qui, ripeto al 1° non al 14 settembre, ne resta davvero poco».

Come dire: presto che è tardi. Intanto, proprio a Perugia, c’è la prima riunione per “zona sociale” convocata dalla dirigente dell’Usr Antonella Iunti.
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