Bambini di Latina rinunciano al premio in denaro per la promozione e lo donano alla Chiesa, il grazie del Papa

Papa Francesco durante l'Angelus
di Rita Cammarone
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Lunedì 29 Giugno 2020, 06:30

Il gesto di generosità di due fratellini di Latina ha ispirato le parole di Papa Francesco pronunciate, ieri mattina, durante l’Angelus dedicato al volontariato. Protagonisti inconsapevoli di una citazione che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo sono un bambino di 11 anni e la sua sorellina di 9, figli di una coppia di professionisti del capoluogo pontino, che hanno detto ai genitori di voler rinunciare alla loro paghetta, ai regali, anche a quelli per la promozione scolastica e di consegnare il corrispettivo al parroco per la realizzazione di un orfanotrofio in Egitto. «In questi giorni ho sentito un prete commosso – ha detto il Papa alla vigilia della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo - perché gli si è avvicinato un bambino che gli ha detto ‘questi sono i miei risparmi. Poca cosa, per i suoi poveri e per coloro che hanno oggi bisogno. È una riconoscenza contagiosa, che aiuta ciascuno di noi ad avere gratitudine verso quanti si prendono cura delle nostre necessità. Quando qualcuno ci offre un servizio, non dobbiamo pensare che tutto ci sia dovuto. No. Tanti servizi si fanno per gratuità…». Parole quelle del Santo Padre che non sono passate inascoltate nella comunità di Santa Domitilla, chiesa del centro urbano di Latina, che ha riconosciuto subito in quel “prete commosso” citato dal Pontefice la figura del parroco, don Gianni Toni. A svelare il retroscena di una donazione speciale effettuata dai due bambini di Latina, per un importo di circa 400 euro, è stato monsignor Yoannis Lahzi Gaid, ex vicario parrocchiale di Santa Domitilla e attuale segretario particolare del Papa.


Monsignor Yoannis è rimasto particolarmente legato a Latina e alla parrocchia retta da don Gianni, ed è lui il “titolare” del progetto per la realizzazione di un orfanotrofio nel suo paese d’origine. Ieri, mattina poco prima dell’Angelus, ha confidato a papa Bergoglio la donazione speciale dei due fratellini di Latina che avevano partecipato alla presentazione del progetto. «Sono rimasto doppiamente commosso – ha commentato don Gianni Toni -. Ho provato una forte emozione per l’attenzione che il Papa ha avuto per questo piccolo grande gesto di generosità che arriva da due bambini di Latina. Per loro è stato un gesto spontaneo, questo lo posso assicurare. Ed è la cartina di tornasole del mio pensiero espresso durante i giorni bui del lockdown quando dissi che dopo il Coronavirus il Mondo sarebbe stato più buono. La spontaneità con la quale i due bambini hanno rinunciato ai regali per uno scopo benefico colpisce la stragrande maggioranza delle persone. Invece per loro e tutti coloro che si muovono con generosità offrire qualcosa è la normalità». «Si fa per amore, semplicemente per servizio – sono ancora le parole del Papa di ieri mattina -. La gratitudine, la riconoscenza, è prima di tutto segno di buona educazione, ma è anche un distintivo del cristiano. È un segno semplice ma genuino del regno di Dio, che è regno di amore gratuito e riconoscente».

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