La lenta ripartenza del turismo a Fiuggi, la paura del Covid fa crollare le presenze alle terme

La lenta ripartenza del turismo a Fiuggi, la paura del Covid fa crollare le presenze alle terme
di Annalisa Maggi
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Domenica 28 Giugno 2020, 19:51

Le terme di Fiuggi sono aperte ma le presenze scarseggiano. A distanza di dodici giorni dalla riapertura della Fonte Bonifacio il bilancio degli ingressi nello storico parco termale fiuggino è davvero magro. Nei primi nove giorni sono stati staccati biglietti per un totale di circa 2.000 euro e sono appena una decina le pratiche aperte per le cure idropiniche, segno del persistere della crisi termale nel periodo pre-Covid e che oggi è aggravata dalle conseguenze della pandemia sugli spostamenti. 

Cancelli chiusi, invece, alla Fonte Anticolana dove viene effettuata la normale manutenzione del verde così come alla Bonifacio ma, da parte di Acqua & Terme Fiuggi, azienda controllata dal Comune di Fiuggi, che gestisce anche l'impianto di imbottigliamento e il campo da golf, non c'è l'intenzione di aprire. 

Troppo modeste le presenze per affrontare dei costi che nelle passate stagioni hanno portato a perdite consistenti nel bilancio dell'azienda. Ora che Atf è tornata in attivo, seppure di 149mila euro nel 2019, non si vuole rischiare di compromettere i risultati conseguiti dal punto di vista contabile.

«Prendiamo atto della situazione attuale delle terme che sono state manutenute insieme al verde e al bosco commenta i dati il sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini - Ci sono, invece, segnali positivi per le prenotazioni legate al turismo di prossimità grazie alle potenzialità delle nostre infrastrutture naturali».

Nel frattempo gli alberghi di Fiuggi stanno riaprendo ma in numero inferiore agli anni scorsi.  La domanda, del resto, non è alta e tenere aperte le strutture ricettive è un costo elevato per gli albergatori che hanno dovuto affrontare anche le spese legate alle restrizioni per il contenimento del Covid. 

Dal presidente di Federalberghi Fiuggi, Bruno Della Morte, arriva la conferma che il turismo in città stenta a ripartire. «Le strutture ricettive - dice - stanno rispettando il protocollo per l'accoglienza sicura ma la paura frena molto i turisti. Da qui alla prima settimana di luglio, a scaglioni, gli alberghi riapriranno all'80% ma già oggi quelli aperti contano pochi clienti; inoltre, possiamo mettere a disposizione il 50% delle camere sempre nel rispetto delle misure di sicurezza».

La carenza di presenze viene avvertita in modo particolare dagli alberghi a tre stelle, la maggior parte dei quali sono ancora chiusi. In questo periodo negli anni scorsi ogni struttura aveva una media di 40 ospiti, adesso si contano sulle dita di una mano. 

«Ci auguriamo che questa psicosi passi presto e che, in particolare, nel mese di agosto conclude Della Morte i turisti tornino a Fiuggi. Noi siamo ottimisti anche se i dati oggettivi ci riportano alla triste realtà».

Qualcosa comincia a muoversi sul piano degli eventi. Si conclude oggi il campionato regionale Enduro, minienduro ed Enduro sprint che da ieri ha riempito di tante due ruote la cittadina termale. Inoltre, dal 13 al 18 luglio, presso il Golf Club di Fiuggi, parte Fiuggi Summer School, il progetto voluto e finanziato dalla Regione Lazio per aggiornare professionisti del settore e formare nuove figure manageriali di esperti, con l'obiettivo ultimo di trasformare la cittadina termale e, più in generale, tutta la provincia di Frosinone, in un polo di eccellenza turistico-sportiva. 
 

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