Delfini, strage nelle acque francesi. Sea Shepherd: «A rischio la specie»

Delfini, strage nelle acque francesi. Sea Shepherd: «A rischio la specie» (immagini di Sea Shepherd France)
di Remo Sabatini
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Venerdì 26 Giugno 2020, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:02

Continua la strage di delfini nelle acque francesi. A denunciarlo con forza Sea Shepherd, il movimento ambientalista capitanato da Paul Watson che, da diversi anni, monitora le coste del Paese transalpino che si affacciano sull'Atlantico. "Da una settimana, scrive in un comunicato Sea Shepherd France, riceviamo continue segnalazioni di delfini rinvenuti senza vita lungo le spiagge della costa atlantica".

Tra le località indicate, l'isola di Oléron, l'isola di Yeu e le spiagge di Gironda e Vandea con un numero di esemplari che, in pochi mesi, avrebbe superato le centiania di unità. Delfini di varie specie che, stando a quanto riportato dal movimento ambientalista e dalle analisi operate sulle carcasse, non sono morti per malattie o cause naturali ma a seguito dei metodi di pesca non selettivi adottati da buona parte dei pescherecci che operano in quelle acque.

Metodi di pesca più volte documentati dalle stesse immagini raccolte dai volontari di Sea Shepherd che hanno fatto il giro del mondo e che mostravano delfini finiti nelle reti ributtati in mare mezzi morti. "E' una carneficina continua!, denuncia il movimento, che sta portando i delfini sull'orlo dell'estinzione in queste acque. Soltanto lo scorso anno, non meno di 11mila esemplari sono morti al largo. I delfini trovati lungo le nostre coste rappresentano soltano la punta visibile dell'iceberg".

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