Ema Stokholma: «Sono stata filmata sotto la gonna mentre lavoravo ma gli uomini minimizzavano»

Ema Stokholma: «Io, filmata sotto la gonna mentre lavoravo ma gli uomini minimizzavano»
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Giovedì 25 Giugno 2020, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 20:40

Un cellulare per terra con la fotocamera rivolta verso le parti intime. Vittima della molestia, ieri sera durante il sound check dello spettacolo di San Giovanni che ha poi regolarmente tenuto alla Mole Antonelliana, è stata Ema Stokholma. La disc jockey, conduttrice e modella francese, una infanzia difficile fatta di violenze e di paura, non si è fatta prendere dallo sconforto. E ha denunciato tutto. «Non bisogna esitare un secondo a farlo, bisogna metterci la faccia per evitare che in futuro queste persone commettano cose ancora peggiori», dice l'artista in un lunga storia su Instagram. Il proprietario del cellulare, e autore del video, è stato individuato e indagato dalla polizia municipale di Torino. «Faceva caldo, avevo un vestito estivo - racconta la Dj, negli ultimi tre anni protagonista al Festival di Sanremo prima come conduttrice radiofonica e poi come presentatrice del PrimaFestival su Rai 1 - Ero con il mio manager, che è anche il mio migliore amico, e un'altra decina di persone. Quando ho raccolto quel cellulare, accanto alla cassa, mi sono accorta che c'era un video delle mie parti intime di dieci minuti. E c'erano anche altri video così, di altre ragazze, tutti lunghissimi...». 

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È la stessa dj a individuare il responsabile. «L'ho portato dalle guardie, gli ho parlato, sempre col sorriso e la tranquillità, perché non bisogna essere violenti - dice - Anche queste persone vanno aiutate. Ma non si deve fare finta di nulla: bisogna denunciare», insiste Ema Stokholma, dispiaciuta di aver visto intorno a lei «molta leggerezza, come se non fosse successo nulla». Per la 36enne di origini francese, la erre pizzicata che rende inconfondibile la sua voce, si tratta invece di «una cosa grave». 



La pensa così anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino. «Solo pochi giorni fa avevo parlato della necessità impellente, per tutta la società, di rompere il silenzio davanti a ogni genere di violenza che viene consumato nei confronti delle donne - scrive su Facebook la prima cittadina -. Oggi ci troviamo davanti all'ennesimo caso di abuso. La dj, che ringrazio per come ha affrontato questo grave fatto, ha denunciato il responsabile che è stato immediatamente assicurato alla Polizia Municipale ed è ora indagato, Non posso che tornare a ribadire l'urgenza di un'azione sociale e culturale affinché venga messa una volta per tutte la parola fine a queste vergognose azioni» conclude la sindaca che esprime «a Ema tutta la solidarietà mia e della città di Torino».
 

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