Morto l'editore Luigi Spagnol: portò in Italia Rowling, Atwood, Pennac

Morto l'editore Luigi Spagnol: portò in Italia Rowling, Atwood, Pennac
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Domenica 14 Giugno 2020, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 21:40
Scompare un grande protagonista dell'editoria italiana. «Il Gruppo editoriale Mauri Spagnol e le sue case editrici annunciano commosse la prematura scomparsa dell'editore Luigi Spagnol». Figlio dello storicoceditore italiano Mario Spagnol, Luigi Spagnol era nato a Milano nel 1961 e, dopo gli studi d'arte a Parigi, nel 1986 aveva iniziato a lavorare all'ufficio diritti della casa editrice Longanesi. Da lì una carriera in costante ascesa caratterizzata da un fiuto per il bestseller senza pari nella storia editoriale del nostro Paese. Dal 1989 alla guida di Adriano Salani Editore, Luigi Spagnol ha creato negli anni uno dei cataloghi per ragazzi più importanti e stimati a livello internazionale e portato in Italia la saga di Harry Potter.

Dal 1989 alla guida di Adriano Salani Editore, Luigi Spagnol ha creato negli anni uno dei
cataloghi per ragazzi più importanti e stimati a livello internazionale (Astrid Lindgren, Roald Dahl, Jean Giono, Daniel Pennac, Philip Pullman, David Almond solo per citarne alcuni).

Dal 1996 ha assunto anche la direzione editoriale dello storico marchio Ponte alle Grazie (pubblicando autori come Margaret Atwood, Karl Ove Knausg†rd, David Mamet, Simone de Beauvoir e Philippe Claudel), in seguito ha fondato Magazzini Salani e ha assunto incarichi direttivi in La Coccinella, nella start-up spagnola Duomo Ediciones e in Antonio Vallardi Editore, contribuendone in maniera significativa al rilancio del marchio come editore di varia e alla pubblicazione di successi come Marie Kondo e Valter Longo. Nel 2005 con Stefano Mauri, Achille Mauri e le Messaggerie Italiane ha fondato il Gruppo editoriale Mauri Spagnol, nel quale sono confluite tutte le case editrici di proprietà delle due storiche famiglie dell'editoria nazionale, e ha ricoperto incarichi di Co-Amministratore Delegato prima e in seguito di Vicepresidente.

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Editore straordinario, Luigi Spagnol ha avuto l'intuito di acquisire i diritti per l'Italia e pubblicare la saga di Harry Potter, il più grande fenomeno editoriale di tutti i tempi. Suoi anche i meriti della pubblicazione, tra gli altri, di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda, dei bestseller di Giobbe Covatta e dei fortunati libri di cucina di Benedetta Parodi. Tutti bestseller che hanno superato abbondantemente il milione di copie vendute.

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Luigi Spagnol sentiva un profondo rispetto per gli scrittori e i lettori e non ha perso occasione di dimostrarlo con parole di apprezzamento per tutti coloro che fanno parte del mondo del libro. Finissimo traduttore sin dagli anni giovanili di molti libri per le case editrici Guanda e Longanesi, Salani e Ponte alle Grazie, da Wodehouse a Cooper, da "L’uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono all’amatissimo "Winnie Puh" di Milne, da "Io la giraffa e il pellicano" di Roald Dahl alla traduzione dell’ottavo volume di Harry Potter, "Harry Potter e la maledizione dell’erede", fino a Le fiabe di Beda il Bardo. Solo per citarne alcune. Recente la sua traduzione, dal norvegese, del romanzo "Amore" di Hanne Ørstavik (2019). È stato suo l’adattamento italiano della "Legge di Murphy" di Arthur Bloch. Coautore del libro illustrato" Creature fantastiche metropolitane" nel 1992, e di libri e manuali di compilazione come "Machiavelli per i manager" (curato con la madre, Elena Spagnol) e di tanti libri di cucina, sua grande passione.

«Per me è stato come avere un fratello sul lavoro - ricorda Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo - In più di trent'anni abbiamo condiviso tante avventure. Luigi era una persona di sostanza, non badava agli onori. Ora però voglio che sia chiaro a tutti chi è scomparso:  la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent'anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare. Vorrei tentare di spiegarlo con le sue parole: «I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni». Luigi Spagnol lascia la moglie Hanne e due figli, Lara e Antonio.
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