Vacanze, ecco dove andranno gli italiani (ma la metà non partirà per la crisi)

Vacanze, ecco dove andranno gli italiani (ma la metà non partirà per la crisi)
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Venerdì 12 Giugno 2020, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 15:35

Poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi, anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Il 49% non partirà per paura ma anche per motivi economici legati ala crisi. La Sicilia, insieme a Toscana e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%). Appena il 7.8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali. Emerge da un'indagine realizzata da Demoskopika sull'identikit del turista post Covid-19 che l'ANSA anticipa in esclusiva. Ben 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute «più sicure»: appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%). 

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L'indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati. «Il turista post Covid-19 - spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L'epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono». «Rilevare l'opinione degli italiani - aggiunge l'assessore al turismo del Comune di Siena, Alberto Tirelli - rappresenta uno strumento fondamentale per assumere un piano di azioni maggiormente consapevole in direzione di un rilancio concreto e più incisivo del comparto turistico». 

 



LE RINUNCE Nell'estate del Covid-19 il 49% degli italiani rinuncerà alle vacanze e una buona fetta lo farà per motivi economici. Emerge dall'indagine realizzata da Demoskopika che l'ANSA anticipa in esclusiva. In primo luogo perché, «pur volendo», i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,9%). L'8,7% del campione intervistato ha «già rinunciato, al di là del Coronavirus» ma colpisce il 15,3% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di «non avere le possibilità economiche». Si tratta di quasi 8 milioni di italiani rinunciatari per «cause di forza maggiore» principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). Tra le categorie più «sofferenti» figurano gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai e, infine - come era prevedibile - chi possiede un reddito basso (19%), rispetto a chi ha palesato una condizione economica decisamente migliore (5,3%).

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