Stella Azzurra in A2, ma giocherà in esilio

Stella Azzurra in A2, ma giocherà in esilio
di Marino Petrelli
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Mercoledì 10 Giugno 2020, 07:30
Ormai è certo, la Stella Azzurra Roma giocherà in A2. Non più al fianco di Roseto, con la quale aveva stretto un accordo di collaborazione negli ultimi due anni, ma da sola e con le proprie forze. Che sono rappresentate da uno dei vivai più floridi e vincenti d’Italia (tre scudetti Under 15 Eccellenza consecutivi e cinque negli ultimi sei anni, nove titoli tricolori complessivi in tutte le categorie under e numerose finali nazionali) da un allenatore, Germano D’Arcangeli, tra i migliori talent scout del settore giovanile, e da una grande voglia di fare che porterà la squadra della capitale a giocare a Veroli (Frosinone). Il sogno di tornare a giocare a Roma, infatti, si è di nuovo infranto sulla cronica di impianti sportivi “da basket” adeguati (Palazzetto di Viale Tiziano abbandonato e impraticabile; PalaEur costoso e sovradimensionato). Ad impreziosire il “magic moment” della società fondata nel lontano 1938 l’eleggibilità di quattro ragazzi stellini al prossimo Draft Nba che si svolgerà il 15 ottobre, in ritardo a causa della stagione posticipata per il Coronavirus. Paul Eboua, Jordan Bayehe, Aristide Mouaha e Dut Mabor vivranno un sogno. Per questi ragazzi il futuro è tutto da scrivere, ma già esserci nella “big list” è una soddisfazione. Per loro e per la Stella Azzurra. Eboua, in particolare, è nato in Camerun nel 2000 ma è da anni nella Academy capitolina. E’ uno dei 43 prospetti invitati al “Basketball Without Borders Global Camp 2018” di Los Angeles e la passata stagione l’ha giocata a Pesaro, in serie A, mostrando di essere pronto anche per una chiamata in Nba. Gli altri tre, reduci da una buona esperienza a Roseto, avranno minori possibilità, ma sono legati ancora con contratti pluriennali alla Stella Azzurra. Potranno risultare utili al ritorno in patria.
CANESTRI DI STORIA
La memoria torna indietro nel tempo. Nell’immediato dopoguerra, le prime partite nel cortile del Collegio De Merode, in un campo delimitato da due platani centenari ai quali erano appesi i canestri. Anno dopo anno, promozione dopo promozione, giunge la Serie A, e la Stella Azzurra diventa patrimonio sportivo dell’intera città capitolina e della nazione. Quattordici gli atleti in Nazionale, due le partecipazioni alla coppa Korac (1975/1977), 22 anni di militanza in Serie A, 2 volte quarti nel massimo campionato. Dalla Stella sono passati allenatori quali Ferrero, Felici, Costanzo, Bianchini, Gebbia e giocatori importanti quali Rocchi, Pomilio, Spinetti, Sorenson, Vecchiato, Gilardi. Poi Andrea Bargnani, chiamato al draft Nba 2006 come prima scelta assoluta dai Toronto Raptors. Ultimo di una lunga lista, è Matteo Spagnolo, ora al Real Madrid e che ha esordito con la Nazionale maggiore a soli 17 anni lo scorso febbraio a Napoli. Un attrezzato centro sportivo a Roma, l’Arena “Felici Pala PostePay”, e una foresteria di proprietà, dove alloggiano molti ragazzi selezionati su tutto il territorio nazionale e internazionale, completano una struttura societaria di altissimo livello. La A2 sarà la ciliegina sulla torta. 
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