Donna muore per un infarto a Torino: fegato e reni tenuti in vita per un giorno e trapiantiti

Torino, donna muore per un infarto: il suo fegato tenuto in vita per un un giorno per essere trapiantato
2 Minuti di Lettura
Domenica 7 Giugno 2020, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Donna muore per un infarto: il suo fegato e i suoi reni tenuti in vita per un giorno artificialmente per essere trapiantati. È avvenuto alle Molinette della Città della Salute di Torino. Oltre 23 ore, prima nel corpo di una donna deceduta per un improvviso infarto cardiaco, la donatrice, poi all'interno di apposite macchine da perfusione. In sequenza sono state attuate le più innovative tecnologie di «preservazione» d'organo attualmente disponibili. Il fegato è stato trapiantato con successo, così come i due reni, e i tre pazienti riceventi sono appena stati dimessi.

Virus, Sileri: «Usciti da fase acuta, ora convivenza con Covid19. Non vedo problema Lombardia, Italia è aperta»

Coronavirus, tamponi, test, kit: come orientarsi?



La ricerca, spiega l'ospedale Molinette, ha individuato nella possibilità di 'curarè e 'far vivere fuori dal corpò gli organi prima del trapianto la reale innovazione in ambito trapiantologico. Al momento del prelievo degli organi, le equipe trapianto erano già impegnate in due trapianti di fegato e in due di rene. Si è reso quindi necessario, posizionare gli organi della donatrice all'interno di sistemi di preservazione 'ex vivo', ovvero extracorporei.

Dopo le iniziali cinque ore all'interno del cadavere, hanno quindi continuato ad essere tenuti in vita all'esterno, grazie a sangue umano. Il fegato è stato trattato e valutato per il suo corretto funzionamento per altre 16 ore mediante 'perfusione normotermica', con una apposita macchina da perfusione in grado di mantenere in vita fuori dal corpo un fegato fino a 24 ore. I reni sono stati invece preservati in 'perfusione ipotermica ossigenatà, ovvero a 12 gradi con aggiunta di ossigeno, utilizzando un'altra apposita macchina da perfusione per una durata di 10 ore complessive.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA