Massimo Pulicati, presidente di un’associazione di ristoratori di Grottaferrata aggiunge: «I locali stanno lavorando con una percentuale di presenze che va dal 35 al 70 per cento rispetto a quella normale prima della pandemia, vanno meglio solo i locali che dispongono di ampi spazi all’aperto. Molti ristoranti piccoli non hanno neanche riaperto oppure hanno diversificato la propria attività. Stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per rilanciare il settore e per ridare fiducia ai consumatori». Il problema più impellente è quello di garantire spazi all’aperto. Il comune di Marino, per aiutare il settore, pizzerie, pub e bar obbligati al distanziamento, ha concesso gratuitamente nuove autorizzazioni di spazi pubblici ampliando gli esistenti.
A Monte Porzio Catone, nei fine settimana, addirittura il centro storico sarà trasformato in una grande tavolata all’aperto. Per garantire ai locali di aumentare i posti a sedere è stato organizzato il “take-away allargato” che permette agli operatori e ai clienti di utilizzare tavoli collocati nelle piazze interdette al traffico. «Abbiamo perso tantissimo - afferma Claudio Ciocca, ristoratore di Grottaferrata - perché sono state cancellate decine di cerimonie: cresime, battesimi e matrimoni. Nell’ultima settimana si è vista un po più di gente e nonostante tutto siamo fiduciosi. La ripresa, in qualche modo, sembra iniziata». L’esperienza maturata dai ristoratori durante il del lock-down è servita però a mettere a punto nuove iniziative. «Con i miei fratelli - dice Paolo Cacciani, titolare di un ristorante di Frascati - abbiamo deciso di mantenere l’attività sia di asporto che di consegna a domicilio anche dopo la riapertura del ristorante. E’ stata un’esperienza nuova e coinvolgente organizzare pranzi e cene nelle case e nei giardini di Frascati che dispongono di ambienti di una bellezza incomparabile».
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