Deruta, cercasi super-direttore per Museo della Ceramica ma senza stipendio

Deruta, cercasi super-direttore per Museo della Ceramica ma senza stipendio
di Laura Larcan
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Venerdì 5 Giugno 2020, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 17:14
Cercasi super-direttore per il Museo della Ceramica di Deruta, altamente qualificato, con esperienza pluriennale, alto profilo scientifico, capacità gestionale, marketing, tecnologia, conoscenza dell'inglese, ma senza stipendio. E' lo strano caso dell'avviso pubblico del Comune dell'antica cittadina umbra, famosa in tutto il mondo per la millenaria tradizione dell'artigianato artistico della ceramica. Il Comune cerca un nuovo direttore per il suo storico e autorevole Museo, ma non lo paga. E sì che stiamo parlando di uno dei più importanti musei dell'Umbria, che vanta una collezione prestigiosa di ceramiche che documentano l'arte locale attraverso i secoli (non a caso i laboratori di ceramisti di Deruta hanno prodotto servizi, manufatti, oggetti di design per le principali corti del Rinascimento). Anche questo può succedere nel mondo dei Beni culturali. 

Per l'incarico della durata triennale, insomma, non è previsto uno stipendio. Solo eventuali rimborsi spesa. Della serie, il direttore lavorerà gratis. Per la gloria? Sembrerebbe proprio di sì. Pensare che l'impegno è pure doppio perché l'avviso di selezione pubblica per titoli e colloqui riguarda la direzione del Museo regionale della Ceramica e della Pinacoteca comunale di Deruta. Il bello è che l'importanza dell'istituzione viene ribadita pure nel documento, ricordando che si tratta del «più antico Museo italiano per la ceramica, istituito nel 1898». 

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I requisiti, per partecipare alla selezione, sono infatti altissimi, manco fosse un concorso internazionale del Ministero dei Beni culturali per musei top d'Italia come gli Uffizi o la Galleria Borghese. Laurea, dottorato, specializzazione, esperienza pluriennale nell’organizzazione e gestione di musei, con prestigiosi incarichi di coordinamento scientifico, comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, esperienza nella gestione e organizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, esperienza nelle attività di fundraising, ed altro ancora.

Richiedono persino capacità di utilizzo delle tecnologie e la conoscenza dell'inglese.
Tutto, però, a costo zero per l'amministrazione. E sì che l'impegno non è da poco per il super-direttore senza portafoglio tra gestione e valorizzazione. Quello che ci tiene a precisare l'avviso pubblico è che l'impiego 
«non costituisce rapporto di lavoro subordinato». L'unico benefit che viene concesso è quello del rimborso spese, ma che siano spese «strettamente inerenti all’attività effettuata (per esempio: spese per carburante, per i mezzi di trasporto, treno, taxi, aereo) e documentate da scontrini». Ci mancherebbe altro. Ci sarà qualcuno che partecipa?
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