Vaccino italiano, accordo tra Takis e Rottapharm: primi test sull'uomo in autunno. E per quello di Pomezia pronti 5mila volontari

Vaccino italiano, accordo tra Takis e Rottapharm: primi test sull'uomo in autunno
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 18:52

Grazie all'accordo fra le aziende Takis e Rottapharm Biotech sono previsti in autunno i test sull'uomo del vaccino chiamato Covid-eVax, per i quali è già partita la produzione dei quantitativi necessari alla fase 1-2 dei test. «Il programma di sviluppo - osservano le due aziende - prevede ora il completamento degli studi di laboratorio e la produzione del primo quantitativo del vaccino, già partita per arrivare al primo studio clinico in autunno». 

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COME FUNZIONA
​Il vaccino italiano Covid-eVax si basa sull'iniezione di un frammento del materiale genetico del virus nel muscolo, dove promuove la sintesi di una porzione della proteina Spike, ossia della proteina che il nuovo coronavirus utilizza per aggredire le cellule; in questo modo viene stimolata la reazione immunitaria sia con la produzione di anticorpi sia di tipo cellulare, nella quale vengono attivate le cellule del sistema immunitario. L'efficienza del processo è aumentata dalla tecnica dell'elettroporazione, che favorisce il passaggio del materiale genetico nelle cellule in maniera semplice, rapida e senza effetti collaterali grazie a lievi e brevi stimoli elettrici. Sulla tecnologia dell'elettroporazione la Takis collabora da anni con l'azienda italiana Igea, il cui elettroporatore è già disponibile in oltre 200 ospedali in Europa. Le tre aziende insieme stanno collaborando per realizzare un sistema in grado di permettere una diffusione più ampia e capillare.

Ma a che punto è la corsa al vaccino contro Covid-19? «Vi sono 8 gruppi al lavoro, ma qui bisogna andare con i piedi di piombo. Dall'America all'Australia fino alla Francia e alla Cina, il lavoro è frenetico. Grandi passi avanti li hanno registrati anche le ricerche di Pomezia in collaborazione con Oxford. Il principio è far produrre anticorpi dagli esseri umani, ma conta anche come sono questi anticorpi e quanto dureranno. E c'è da verificare l'eventuale tossicità. Ci vorranno dodici mesi circa forse, mi auguro anche meno».
 



È la previsione di Silvio Garattini, scienziato e farmacologo, fondatore e presidente dell'Istituto Mario Negri, in un'intervista a 'Liberò. Per l'esperto, anche i vaccini influenzali e quelli antipneumococco in autunno potranno essere utili in un eventuale contagio. «Basti pensare che in Germania il vaccino antipneumococco è obbligatorio. Attenua la forza dei batteri della polmonite - spiega - non serve propriamente al Covid ma aiuta. I vaccini antinfluenzali li consiglio dopo i 60-65, evitano influenze forti e relative conseguenze. Ma un virus di questo genere nessuno lo ha mai visto e gli scienziati di tutto il mondo non ne comprendono l'essenza e la virulenza».

IL VACCINO ITALIA-GB: COINVOLTI 5MILA VOLONTARI PER I TEST 
Partirà a giorni In Brasile, oltre che in Inghilterra, apprende l'ANSA, la fase 2-3 di sperimentazione del vaccino Italia-Gb al quale sta lavorando l'Università di Oxford in collaborazione con l'azienda Advent Irbm di Pomezia. Saranno coinvolti 5000 volontari sani in Gb, già selezionati, ed altrettanti in Brasile. La fase 3 sarà dunque duplicata in Brasile poichè l'attuale più bassa circolazione del virus in Europa rende più complesso per gli scienziati controllare l'efficacia del candidato vaccino.

 La sperimentazione di fase 1 sul vaccino Italia-Gb, denominato ChAdOx1 nCoV-19, ha coinvolto finora un campione di poco più di 1.000 adulti sani, tra i 18 e 55 anni. Allo Jenner Institute della Oxford University sono in corso i test al momento più avanzati in Europa su un prototipo di vaccino. Secondo il protocollo, la seconda e terza fase di sperimentazione prevede la somministrazione ad un campione molto più ampio, per un totale di circa 10.000 volontari sani. Il campione in questa ultima fase di test comprenderà anche bambini ed anziani. I risultati della fase 3 sull'efficacia del candidato vaccino anti-Covid sono attesi per fine settembre.

È invece prevista entro qualche settimana la pubblicazione dei risultati relativi alla fase 1 su 1000 volontari che evidenzierà se il campione ha sviluppato o meno anticorpi al nuovo coronavirus SarsCov2 a seguito della somministrazione del candidato vaccino. La duplicazione della fase 2-3 di sperimentazione in Sud America si è resa necessaria a seguito del calo epidemico di questo ultimo periodo in Europa e anche in Inghilterra. Perchè gli scienziati possano infatti avere evidenza della efficacia del prototipo vaccinale è necessario che i volontari sani si trovino comunque in un ambiente in cui il virus risulti presente massicciamente e dove la carica virale ambientale sia elevata.

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