Purtroppo viste le ultime novità sul sistema di informazione della Regione, ieri non sono state comunicate le provenienze né delle vittime né dei casi positivi. Se ne saprà di più nella giornata di oggi. Da quel che è filtrato in maniera informale, i nuovi casi positivi dovrebbero essere riferiti all’Asl di Pescara (2), a quella di Chieti (2) e a quella dell’Aquila (1). Uno di questi dovrebbe essere un secondo test e non un nuovo positivo. Per quanto riguarda l’Asl aquilana si è appreso che si tratta di un uomo di rientro dal Perù che accusava i sintomi e che, si è acclarato, ha contratto il virus. I dati, insomma, non sono granché e incoraggianti, soprattutto alla luce della riapertura alla mobilità regionale che parte da oggi.
Bisogna considerare, infatti, che si è invertito anche il trend della pressione sugli ospedali. Negli ultimi giorni i ricoverati in Terapia intensiva sono raddoppiati, passando piuttosto velocemente da tre a sei. Gli esponenti della task force regionale hanno fatto sapere che si tratta di persone che purtroppo sono peggiorate nel corso della loro degenza ospedaliera e che quindi non si tratta di ulteriori, nuovi, casi. Va sottolineato, comunque, che l’indicatore della pressione sulle terapie intensive è uno di quelli presi in esame dall’Istituto superiore di Sanità per la compilazione delle cosiddette pagelle settimanali che ogni venerdì restituiscono l’andamento dell’epidemia regione per regione e che supportano le scelte del governo. Sarà importante, dunque, capire se gli indici abruzzesi resteranno sotto controllo così come era stato detto venerdì scorso stimando una contagiosità Rt di 0,67, ovvero sotto la soglia di sicurezza determinata dal numero 1. Nella giornata di ieri non sono stati forniti ulteriori dati: i ricoveri ordinari, all’altro ieri, erano arrivati a 113, i guariti a 2.093, gli attualmente positivi a 744.
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