Coronavirus, test e tamponi per 4500 tra carabinieri, poliziotti e finanzieri

Controlli della polizia alla stazione di Perugia
di Michele Milletti
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 08:50
PERUGIA- Tamponi e test sierologici: uno screening chiesto da due mesi e finalmente in arrivo. Poliziotti, carabinieri e finanzieri umbri, complessivamente 4500 agenti, nei prossimi giorni inizieranno a sottoporsi a controlli richiesti a gran voce fin dai giorni successivi allo scoppio della pandemia e al conseguente obbligo di andare h-24 in prima linea per i controlli nei confronti di cittadini in giro e attività commerciali. Con conseguente rischio, non come il personale medico sanitario degli ospedali ma comunque molto alto, di prendersi il coronavirus e passarlo a familiari e colleghi.
Bene, i controlli inizieranno nei prossimi giorni. Da quanto si apprende, la Regione sta muovendo i passi definitivi per approntare un protocollo che permetta di iniziare lo screening il prima possibile.
Test molto attesi dagli agenti umbri, visto il grande sforzo fatto in questi mesi per limitare il potenziale diffondersi del virus, con turni di lavoro massacranti e riorganizzati per fare in modo che l’eventuale diffondersi del covid tra le divise non intaccasse più di tanto la disponibilità di poliziotti, carabinieri e finanzieri per svolgere, sotto il coordinamento della prefettura, il volume degli accertamenti richiesti dai decreti governativi.
Nonostante tutte le precauzioni possibili, però, nei due mesi di massima espansione del virus e di super controlli per far rispettare il lockdown, di contagi tra le forze dell’ordine se ne sono contati a decine. Una trentina, secondo quanto si apprende, soltanto tra questura di Perugia e commissariati.
Emergenze cui i vertici delle forze dell’ordine e gli stessi agenti hanno sempre fatto fronte con il massimo della professionalità e senza che i “buchi” in organico venissero a conoscenza della popolazione, proprio per non allarmare nessuno. Lo scorso 27 aprile, il passo decisivo sulla questione: i sindacati Sap della polizia, Unarma dei carabinieri e Sim della guardia di finanza, con una lettera alla governatrice Tesei hanno chiesto test sierologici e tamponi per le forze dell’ordine. Una richiesta che ora sta per essere soddisfatta.
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