Rieti, coronavirus, torna lo spostamento
tra regioni, Zingaretti:
«Ma tenere alta la guardia».
Ecco la nuova ordinanza

Nicola Zingaretti
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Martedì 2 Giugno 2020, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 22:10

RIETI - «Domani finisce il lockdown. Il nostro primo pensiero va alle vittime, alle loro famiglie a chi ora è affetto dal virus ed è in cura. In  queste settimane anche nel Lazio abbiamo lottato per contenerne al massimo la diffusione  e la letalità e insieme grazie allo sforzo di tutti ci siamo riusciti. Ora inizia una fase nuova, quella della vita che continua e di convivenza con questa maledetta bestia. Ma possiamo farcela anche questa volta», inizia così la nota del presidente della Regione, Nicola Zingaretti.

«Molta più gente circolerà, proveniente anche da molti Paesi europei. Roma e il Lazio tornano alla loro vocazione naturale, ma aumenterà un po’ il rischio e quindi ancora di più con responsabilità teniamo alta la guardia: distanza, igiene, mascherine. Ovunque dove si può misuriamo la temperatura, non è un problema, è una scelta che aumenta la sicurezza. L'economia deve ripartire per difendere il lavoro e le prospettive di vita della nostra comunità».

«Voglio dire grazie a tutti i cittadini che in questi mesi drammatici, collaborando, ci hanno permesso di ottenere risultati e salvare molte vite umane. In primo luogo gli operatori della sanità, ma anche chi nelle settimane più dure non ha mai smesso, gli imprenditori che hanno tenuto per tutti noi aperta la loto azienda e i lavoratori della distribuzione alimentare, o delle banche o delle poste o degli apparati dello Stato che ci hanno permesso di andare avanti».

«Grazie a chi in queste settimane ha ripreso a lavorare, ad aprire il proprio negozio, la propria impresa e lo ha fatto rispettando le nuove regole garantendo maggiore sicurezza. Grazie ai bambini e ai ragazzi, che hanno resistito, e grazie ai loro insegnanti, che con tutte le difficoltà di questo momento, hanno continuato ad assicurare la loro indispensabile presenza. Grazie davvero perché è il modo di vincere. È dura ma ce la faremo».

La nuova ordinanza

1. non sono consentiti spostamenti in ingresso e sul territorio della Regione nei seguenti casi: a. soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) che, ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. c) del decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020, devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante; b. soggetti già sottoposti a sorveglianza sanitaria attraverso isolamento fiduciario

2. i vettori e gli armatori del trasporto interregionale di linea aereo, marittimo e ferroviario, per gli ingressi dedicati ai treni AV e IC, provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri all’imbarco e vietano lo stesso in caso di stato febbrile maggiore di 37,5°C; i vettori e gli armatori del trasporto interregionale aereo e marittimo del porto di Civitavecchia provvedono alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri anche allo sbarco

3. il passeggero residente in regioni diverse dal Lazio che, allo sbarco, presenta temperatura maggiore di 37,5°C, contatta il numero unico regionale dedicato 800.118.800 che, all’occorrenza, attiva il SISP di competenza territoriale per la presa in carico, l’eventuale apertura della procedura di isolamento e per l’effettuazione del test molecolare, anche attraverso l’accesso presso le sedi regionali “drive in”; fino all’esito del test diagnostico molecolare la persona è tenuta a restare in isolamento presso il proprio domicilio, osservando le note misure di distanziamento sociale, di igiene e di protezione

4. il passeggero residente nel Lazio che non ha effettuato l’imbarco, ovvero il passeggero residente che allo sbarco presenta temperatura maggiore di 37,5° C, deve contattare il proprio MMG/PLS scelta per segnalare la sintomatologia e per la conseguente presa in Pagina 4 / 5 carico secondo le modalità stabilite dalle linee guida regionali

5. allo scopo di continuare a prevenire fenomeni di sovraffollamento presso gli uffici deputati al rilascio del certificato di esenzione per reddito E01, E02, E03, E04 e per esenzione per patologia, la scadenza del 30 giugno 2020 disposta con le ordinanze Z0005 del 9 marzo 2020 e Z0006 del 10 marzo 2020 è differita al 31 dicembre 2020, fermo l’obbligo degli assistiti di comunicare all’Azienda sanitaria di appartenenza eventuali variazioni intervenute, restando salva ogni diversa misura a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale.

La precisazione
«In merito all’ordinanza regionale sull’apertura della mobilità interregionale si precisa che il divieto di circolare con una temperatura superiore a 37,5 è già previsto dal Dpcm del 26 aprile 2020.

L’ordinanza regionale si limita a ribadire tale prescrizione stabilita  dal Governo non ad istituirla. L’ordinanza regionale rafforza le misure di contact tracing prendendo in carico il cittadino qualora sia riscontrata una temperatura maggiore del 37,5 e avviando i controlli preposti».

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