Virus, Fauci: «Ancora nessuna terapia. Con le proteste Usa rischio passo indietro nel controllo dell'epidemia»

Virus, Fauci: «Ancora nessuna terapia. Con le proteste Usa passo indietro nel controllo dell'epidemia»
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Martedì 2 Giugno 2020, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 01:19

«Sono alquanto preoccupato per quanto sta accadendo negli Stati Uniti, per queste proteste nate da un tragico incidente, con l'uccisione di una persona innocente da parte di un poliziotto. Le proteste pacifiche non sono particolarmente preoccupanti, ma gli scontri violenti temo che possano farci fare un passo indietro rispetto al controllo dell'epidemia di coronavirus, perché ovviamente in quelle situazioni non si seguono le indicazioni di sanità pubblica come il distanziamento sociale. Quindi sì, sono preoccupato di quello che potrà accadere nelle prossime due settimane sul fronte del contagio e non sono l'unico ad essere preoccupato per questo». Lo ha detto a Sky TG24 Anthony Fauci, immunologo membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19, parlando delle proteste che da giorni si stanno svolgendo negli Usa per la morte di George Floyd.

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«Non si può dire che ci sia una cura contro il Sars-Cov-2 che funzioni, assolutamente no - ha proseguito Fauci -. Abbiamo visto che medicinali come il Remdesvir hanno avuto un impatto abbastanza significativo nel migliorare le condizioni, semplicemente perché diminuiscono il tempo necessario per guarire, non lo annullano certo al 100%, riducono in parte il tempo necessario per superare la malattia. Attualmente abbiamo diverse sperimentazioni in corso, ma allo stato attuale non c'è nessuna terapia che ha realmente un effetto risolutivo. L'azienda Moderna avrà il vaccino? Non credo che si possa già dire che vinceranno loro questa corsa. Al momento certo sono in vantaggio sui tempi, ma ci sono molti candidati che arriveranno alla stessa fase di sperimentazione forse uno o due mesi più tardi». Fauci ha concluso parlando delle frizioni con Donald Trump«Dal mio punto di vista, la relazione con questa amministrazione è buona. Sono un membro della task force della Casa Bianca sul coronavirus guidata dal vicepresidente. La mia relazione con il Presidente e con il vicepresidente è buona. Certo, abbiamo avuto qualche conflitto di cui la stampa ha dato notizia, ma più che conflitti sono state differenze di vedute».

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