Rieti, coronavirus: Sant’Antonio,
è salva la sacralità della festa

Processione per San'Antonio
di Emanuele Laurenzi
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Martedì 2 Giugno 2020, 00:48 - Ultimo aggiornamento: 18:13
RIETI - Coronavirus: Sant’Antonio, è salva la sacralità della festa.
La statua sarà portata a Sant’Agostino e la messa solenne sarà celebrata dal Cardinal Bassetti, presidente della Cei ma con numero di fedeli contingentato. Il programma e la situazione (tra conferme e cancellazioni) degli eventi estivi.

Festa in tono minore, ma all’insegna della dignità e del massimo rispetto per la sacralità dei riti religiosi. E’ l’obiettivo che si cerca di raggiungere per salvare il «giugno Antoniano» e l’insieme dei festeggiamenti in onore di Sant’ Antonio da Padova. A causa del coronavirus, la città dovrà quest’anno fare a meno di fiera, concerti e, come anticipato nelle scorse settimane da Il Messaggero, anche della famosa processione dei ceri fissata per l’ultima domenica di giugno. Un duro colpo per la comunità reatina, devota al Santo di Padova al punto da celebrarlo in maniera maggiore e più sentita rispetto a quanto avvenga per la patrona Santa Barbara. Il programma religioso sarebbe comunque garantito da una serie di funzioni quotidiane, oltre a una messa solenne che dovrebbe essere officiata dal Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Le voci sulle alternative si rincorrono da giorni, ma l’ufficialità su ciò che verrà fatto dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

Il vertice
Mercoledì alle 16.30 è stato fissato un vero e proprio vertice tra autorità civili e religiose, nel corso del quale verranno fissati tempi e modalità dei festeggiamenti in onore di Sant’ Antonio. Un tavolo tecnico che vedrà riuniti il Prefetto, il Questore, il sindaco di Rieti e il Vescovo, insieme ai responsabili della Pia Unione Sant’ Antonio. Proprio da questi ultimi era partita una serie di richieste finalizzate a garantire ai fedeli la possibilità di onorare il Santo. Tutto ruota intorno alla necessità di rispettare le regole del distanziamento sociale, oltre alle varie misure imposte nei decreti emanati dal Governo in materia di sicurezza nel corso degli ultimi mesi.

Quali richieste?
La lista delle richieste avanzate dalla Pia Unione ruotava prevalentemente sul mantenimento di rituali importanti e radicati nel tempo. Su tutti quello dell’adorazione della statua che, come consuetudine, veniva esposta nella chiesa di San Francesco a partire dal fine settimana precedente la ricorrenza di Sant’ Antonio che cade il 13 giugno. Com’è noto, quella sede è attualmente impraticabile per i lavori di consolidamento del terremoto ed è stata prevista come sede alternativa la Basilica di Sant’Agostino. Dal momento in cui si era parlato di cancellazione della processione, poi, la Pia Unione avrebbe richiesto la possibilità di far mettere la statua su un mezzo aperto e di farla sfilare per le vie della città seguita dal vescovo di Rieti per impartire la benedizione.

Le ipotesi diocesane
Quest’ultima ipotesi è stata rigettata dalla Diocesi fin dall’inizio, ma sul resto ci sarebbero varie soluzioni allo studio. La statua dovrebbe essere comunque trasferita a Sant’Agostino nel corso della prossima settimana, pur senza le centinaia di oggetti d’oro ed ex voto con i quali viene adornata. Verrebbero garantite più di due funzioni al giorno, con la messa solenne nel giorno della ricorrenza officiata dal presidente della Cei, Cardinal Bassetti, proprio per dare massimo risalto all’evento, anche se il numero delle persone che vi potrà partecipare sarà contingentato dal fatto che in chiesa si dovrà mantenere il distanziamento social.
A pagare il prezzo più alto al Covid-19 sarebbe tutto il calendario dei festeggiamenti non religiosi, con l’annullamento già deciso della fiera, dei concerti e persino dello spettacolo dei fuochi d’artificio. Decisivo sarà comunque l’incontro di domani pomeriggio, con Questore e Prefetto che dovranno capire se sarà possibile confermare tutto il programma religioso nel rispetto delle regole oppure se sarà necessario bloccare anche quelle iniziative che garantirebbero ai devoti reatini di adorare il Santo di Padova.
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