Tarquinia, centro storico e ztl: il sindaco Giulivi adesso è pronto a fare un passo indietro

Il sindaco Alessandro Giulivi
di Luca Telli
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Martedì 2 Giugno 2020, 09:00
«L’idea è nata per sostenere le attività del paese. Se adesso si scopre che le necessità sono altre, sono pronto a discuterne». Ztl e centro storico, il sindaco Giulivi fa un passo di lato. Resta il provvedimento ma ecco in arrivo delle modifiche: orario più elastico, termine del divieto di accesso ai residenti anticipato dalle 9 alle 4 e richieste dei commercianti parzialmente accolte. Polemiche, comunque, tutt'altro che spente con una raccolta firme partita per chiedere il ripristino della viabilità originaria.

L’apertura del sindaco è arrivata nel corso del consiglio comunale di ieri mattina con le opposizioni che hanno fatto fronte comune contro un’ordinanza giudicata ‘pasticciata e poco opportuna’. Severo il giudizio di Sandro Celli, Partito Democratico: «Chiudere ora significa non tenere conto delle esigenze dei commercianti – spiega –  Un provvedimento del genere equivale a dire a un’azienda in crisi che è meglio tirare i remi in barca piuttosto che provare a ripartire».

Non meno duro Andrea Andreani del Movimento Cinque Stelle da cui è partita la prima richiesta di stop. «Decisioni del genere non possono cadere dal cielo, ma vanno concertate e studiate insieme – dice –. Il nostro compito è quello di trovare una soluzione ai problemi. È una responsabilità che abbiamo nei confronti di quelle attività di asporto, delle palestre, dei professionisti e degli artigiani che operano in vario modo dentro il centro storico e fronteggiano una situazione drammatica».

Critiche a cui Giulivi ha risposto assicurando una revisione dell’ordinanza. «Stiamo valutando l’ipotesi di un regolamento che verificherà chi può entrare nel centro storico. Per l’asporto, l’idea è che il gestore comunichi le targhe per evitare multe a chi ha acquistato». Poi sull’orario: «Non è quello definitivo. Abbiamo forzato i tempi per permettere ai ristoratori di sfruttare a pieno il suolo pubblico. Aggiusteremo il tiro in corso d’opera».
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