L'ultimo positivo di Fondi isolato in hotel a Latina: la città fa il tifo per lui

L'ambulanza biocontenitiva in giro per la città
di Barbara Savodini
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Martedì 2 Giugno 2020, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 09:10

Dopo l'annuncio dell'uscita dall'ospedale di tutti i pazienti di Fondi con tanto di locandina da parte del vice sindaco Beniamino Machietto, la città ha fatto il tifo per l'ultimo gruppetto di positivi che ha dovuto sudare un po' più degli altri per collezionare i fatidici tre tamponi negativi.

Su un totale di 109 contagiati, 112 se si contano tre persone fuori provincia, soltanto un uomo sta ancora combattendo contro gli ultimi effetti del virus.

Il 55enne è stato dimesso dall'ospedale in quanto guarito clinicamente già da diverse settimane ma, purtroppo, il processo di negativizzazione è risultato più lungo e complesso del previsto.

I sanitari hanno così deciso di isolare l'uomo presso un hotel di Latina, dai giorni dell'epidemia utilizzato assieme ad altre strutture ricettive del territorio per ospitare i positivi stabili e senza complicazioni respiratorie.

Ecco spiegato anche perché il 55enne era sfuggito al conteggio dei guariti sul territorio di Fondi.

È veramente ad un passo dal doppio zero, giornaliero e complessivo, la città della ex zona rossa, da 38 giorni senza nuovi contagi.

«Mio marito sta bene e non ha sintomi di alcun tipo – racconta la moglie del paziente isolato presso l'hotel di Latina – questa soluzione è stata davvero preziosa. Ha consentito ai miei figli di non prendere il virus e a me di continuare a lavorare anche se, lo devo ammettere, la voce di questa positività in famiglia si era sparsa e in più di un'occasione sono stata trattata sul luogo di lavoro come un'appestata».

Oltre al sacrificio di dover stare lontana dal marito, proteggendo in questo modo se stessa, la famiglia e la città, quindi, anche la beffa di essere sempre allontanata ed emarginata dai colleghi.

Una situazione piuttosto comune, purtroppo: racconti simili sono stati frequenti sia all'interno che al di fuori dei confini, in particolare subito dopo il cordone sanitario.

Anche quando sono tornati al lavoro, come riferito da tanti fondani, la città di residenza ha causato attegiamenti di diffidenza e circospezione per moltissimo tempo.

Acqua passata, ad ogni modo, perché oggi la città del Castello in pianura è covid free, non conta nuovi contagi da oltre un mese ed ha definitivamente archiviato i giorni della zona rossa. La ferita si è rimarginata anche se la cicatrice resterà per sempre per ricordare un capitolo buio della città; giorni duri durante i quali Fondi ha avuto paura ma si è fatta forza ed è riuscita a risollevarsi. Questa cicatrice storica, insomma, servirà anche per non dimenticare le dieci vittime del covid, dodici se si include chi è deceduto dopo aver sconfitto il virus, tredici con il paziente morto fuori provincia. Barbara Savodini

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