Razzismo, la denuncia di Keita: «A Lérida mi hanno impedito di pagare l'alloggio a 200 braccianti di colore»

Keita Balde ex Lazio ora al Monaco
di Giuseppe Mustica
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Lunedì 1 Giugno 2020, 14:27
Nel momento in cui lo sport chiede giustizia per la morte di Floyd nel Minnesota, Keita Balde, ex attaccante della Lazio e dell’Inter ora in forza al Monaco, si vede negare da alcuni hotel spagnoli la possibilità di aiutare 200 braccianti che adesso dormono per strada. 
LA STORIA
È stato lo stesso Keita a raccontare la storia su Instagram. Il nazionale senegalese aveva deciso di pagare l’alloggio, anticipato e per quattro mesi, ad alcune persone che, stagionali, adesso stanno vivendo per strada. La città in questione è Lérida, in Catalogna. Ma la sua richiesta è stata respinta da una decina di alberghi che non hanno accettato la prenotazione.
«MANTERRÒ LA MIA PROMESSA»
«Stiamo lottando tutti i giorni per cercare di dare una sistemazione a chi al momento non ce l’ha» ha spiegato Keita, sottolineando che «siamo in un sistema sgradevole e brutto in cui affittare una casa o altro genera problemi per il colore della pelle. Non mi arrenderò, e cercherò in tutti i modi di mantenere la promessa che ho fatto». L’attaccante è da tempo in prima linea insieme ad un attivista antirazzista, Nogay Ndiaye, che ha parlato di «chiaro segnale di razzismo». 
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