Minneapolis, Michael Jordan: «Ne abbiamo abbastanza»

Minneapolis, Michael Jordan: «Ne abbiamo abbastanza»
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Domenica 31 Maggio 2020, 23:32 - Ultimo aggiornamento: 23:42

Michael Jordan ha parlato del caso Floyd e dei disordini di Minneapolis. «Mi sento molto rattristato ma anche decisamente arrabbiato, e sono con coloro che stanno protestando contro il razzismo insensato che c'è nel nostro paese nei confronti della gente di colore. Ma ora ne abbiamo avuto abbastanza». Michael Jordan, il mito del basket, affida a questo post su Twitter le proprie riflessioni sul caso Floyd. «Le nostre voci, tutte insieme, devono mettere pressione ai nostri leader affinché cambino le leggi - continua l'ex superstar dei Chicago Bulls -, oppure dobbiamo usare il nostro voto per provocare il cambiamento. Ognuno di noi deve essere parte della soluzione».

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«Sono profondamente rattristato, veramente addolorato e chiaramente arrabbiato. Vedo e sento il dolore di tutti, lo sdegno e la frustrazione. Sto dalla parte di coloro che gridano contro il razzismo radicato e la violenza verso le persone di colore nel nostro paese. Ne abbiamo avuto abbastanza». Comincia così il lungo comunicato diffuso su Twitter da Michael Jordan, proprietario di Charlotte Hornets, dopo la morte di George Floyd e le conseguenti proteste e disordini civili che si stanno verificando negli Stati Uniti. «Non ho le risposte, ma le nostre voci collettive mostrano forza e l'incapacità di essere divise dagli altri. Dobbiamo ascoltarci, mostrare compassione ed empatia e non voltare mai le spalle alla brutalità senza senso. Dobbiamo continuare le manifestazioni pacifiche contro l'ingiustizia e chiedere la responsabilità» spiega l'ex stella dei Chicago Bulls, sottolineando che «la nostra voce unificata deve fare pressione sui nostri leader affinché cambino le nostre leggi, altrimenti dobbiamo usare il nostro voto per creare un cambiamento del sistema». «Ognuno di noi deve essere parte della soluzione e dobbiamo lavorare insieme per assicurare la giustizia per tutti - conclude Jordan -. Il mio cuore va alla famiglia di George Floyd e agli innumerevoli altri le cui vite sono state prese in modo brutale e insensato attraverso atti di razzismo e ingiustizia».
 

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