Poli, analista del Cies: «Cartellini al ribasso, Zaniolo può fare la fine di Salah»

Poli, analista del Cies: «Cartellini al ribasso, Zaniolo può fare la fine di Salah»
di Eleonora Trotta
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Lunedì 1 Giugno 2020, 07:30
Un calciomercato in stile NBA, con più prestiti e scambi. Ma anche una sessione di trattative ispirata dalla ricerca di formule anti-Covid. Raffaele Poli, cofondatore e responsabile dell’Osservatorio Cies, immagina così la nuova ed inedita finestra di calciomercato. «Con la svalutazione dei cartellini, i club dovranno prevedere dei bonus o delle percentuali sulla rivendita in grado di compensare il rischio di perdita. Ma in assoluto converrebbe rimandare le cessioni dei giovanti talenti». Anche alla Roma, quindi: «Assolutamente. Ad esempio, nel caso in cui decidessero di vendere Nicolò Zaniolo, il pericolo è che il trequartista giallorosso possa essere il nuovo Salah. E mi riferisco al valore. Ricordo che l’egiziano era stato ceduto per motivi di bilancio a fronte di un corrispettivo di 42 milioni più bonus, quando noi lo stimavano già sui 60». Di certo non mancheranno gli affari in ottica plusvalenza. «L’Italia è il Paese che utilizza di più questo strumento legato al calciomercato per coprire i buchi di bilancio. Finché ci sono acquirenti - puntualizza -, il meccanismo delle plusvalenze può andare avanti, ma nel momento in cui i movimenti diminuiranno, arriveranno le difficoltà». 
BUNDES OK
Ancora più complicato liberarsi degli over 30, mentre i prossimi parametri zero vivranno un’estate meno dinamica rispetto al passato. «C’è molta incertezza - spiega Poli -. Ad esempio Edinson Cavani ha giocato poco, ha 33 anni e lo stop della Ligue1 non gli ha permesso di dimostrare il suo valore nel finale di stagione. Quest’aspetto, inevitabilmente, inciderà sulle condizioni economiche del suo tesseramento». Opposto il discorso per l’altro campione del Psg, Kylian Mbappé. «Non verrà svalutato. È giovane e ha un enorme potenziale, anche se non so chi oggi potrebbe spendere 250 milioni di euro per il suo cartellino. Non tanto per ragioni finanziarie, quanto per motivi etici e morali: sarebbe un clamoroso autogol». Analizzando gli altri campionati, la Germania sicuramente beneficerà della ripresa della Bundesliga e della solidità finanziaria dei club. «I bilanci dipendono molto dal calciomercato - precisa il responsabile del Cies - e le società tedesche sono molto prudenti». 
CROLLO LIGUE1
La Liga, invece, presenta due filosofie. C’è quella spendacciona e quindi rischiosa del Barcellona con trasferimenti costosi e azzardati (Griezmann e Coutinho solo per citarne due). E poi c’è quella attenta e oculata del Real Madrid, focalizzata sugli acquisti dei calciatori giovani e promettenti. La ripresa dei tornei si rivelerà in ogni caso fondamentale per determinare la quotazione di un giocatore. L’osservatorio Cies ha stimato infatti un calo del 28% nel caso in cui i campionati non ripartissero. E proprio lo stop definitivo della Ligue1 ha permesso al Psg di ottenere uno sconto di circa il 17% e di acquistare Mauro Icardi, per circa 50 milioni di euro più 8 di bonus (premi legati ad obiettivi del club e dell’attaccante). 
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