Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

La F1 riparte dall'Austria: il 5 e 12 luglio due GP a porte chiuse al Red Bull Ring

Il Red Bull Ring a Zeltweg
di Giorgio Ursicino
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Domenica 31 Maggio 2020, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 11:58
Ora è ufficiale, la stagione di Formula 1 ha una sicura data di partenza. Virus permettendo. I motori, che si erano ammutoliti in Australia a metà marzo nel pieno della pandemia quando un meccanico della McLaren fu trovato positivo, si accenderanno i 3 luglio a Zeltweg dove domenica 5 è in programma il Gran Premio d’Austria. Il Circus resterà in Stiria dove il venerdì successivo si disputeranno le prove del bis sul tracciato ai piedi delle Alpi in calendario domenica 12.

In realtà, l’ok era molto scontato perché i due eventi si disputeranno a porte chiuse, il paese è stato solo sfiorato dalla pandemia (il covid-19 ha causato meno di 700 morti) e, sopratutto, il circuito è del proprietario della Red Bull Dietrich Mateschitz, un uomo con entrature molto forti con la cancelleria di Vienna. Ieri, comunque, è stato formalizzato il via libera che è stato spiegato dal Ministero della Salute: «Gli organizzatori hanno presentato un piano completo di sicurezza e prevenzione contro l’epidemia. Oltre alle rigide misure igieniche, ci saranno regolari controlli sanitari e test per i team e tutti gli altri dipendenti.

L’elemento cruciale sarà lo stretto coordinamento tra l’organizzatore e le autorità sanitarie regionali e locali». Il governo ha preteso che la manifestazione si svolga a “circuito chiuso”, cioè entreranno in contatto con le duemila persone chiamate a mettere in piedi lo spettacolo soltanto gli austriaci strettamente necessari. I team raggiungeranno il tracciato di Spielberg che è vicino all’aeroporto con voli charter e tutti i partecipanti avranno effettuato i controlli sanitari. L’Austria riaprirà a metà mese i confini con Germania, Liechtenstein e Svizzera, mentre la libera circolazione con l’Italia non è stata ancora annunciata.

Il ministro della Sanità Rudolf Anschober ha fatto i complimenti a Liberty Media: «Un regolamento molto specifico con un alto livello di protezione. Dopo una revisione dettagliata da parte degli esperti, il protocollo soddisfa i requisiti per prevenire la diffusione del virus». Dopo la tappa alpina, la regina della velocità si sposterà a Budapest dove il 19 si terrà il GP d’Ungheria. Ancora in forse, invece, (Hockenheim è pronto a subentrare) le due gare in Inghilterra; il governo di Londra non ha ancora esentato la F1 dalla quarantena di due settimane che riguarda tutti quelli che entrano in Gran Bretagna.

Anche se la situazione è ancora fluida, i vertici di Liberty restano ottimisti: a ferragosto si correrà a Barcellona e poi due gare classiche per il Campionato, Spa il 30 agosto, Monza i 6 settembre. Intanto, nonostante gli interventi concordati con le Federazione per contenere gli sviluppi e quindi la spese, alcuni team restano in difficoltà per mancanza di liquidità. La Williams è il team maggiormente in difficoltà, senza sponsor, un bilancio in passivo e la mancanza di un’ancora di salvataggio dopo la disastrosa stagione dello scorso anno.

La Mercedes ha confermato che le voci di un disimpegno sono prive di fondamento, mentre più rassicurante è la conferma della presenza Renault nonostante i tagli al resto dell’azienda. Esce rafforzata invece la Force India che dal 2021 diventerà Aston Martin. Stroll, il papà di Lance è ormai l’uomo forte della scuderia, ma sta estendendo la sua influenza anche alla prestigiosa casa inglese con cui ha relazioni forti anche Toto Wolff, sempre più il Bernie Ecclestone della attuale F1. 
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