Emergenza cinghiali nel Cassinate, un'ordinanza dà il via alla cattura

Emergenza cinghiali nel Cassinate, un'ordinanza dà il via alla cattura
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Domenica 31 Maggio 2020, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 12:50


L’invasione dei cinghiali nei campi coltivati nel Cassinate da anni sta provocando gravi danni ai contadini, ma anche ai giardini delle case. Divorano di tutto e soprattutto aumentano di numero rapidamente. Tanto che il sindaco di Cassino, Enzo Salera, è stato sollecitato a convocare la Consulta dei Comuni del Cassinate per discutere del caso cinghiali e prendere provvedimenti urgenti.
E a Salera è stato dato il compito di pubblicare una ordinanza complessa nel tentativo di porre un freno all’invasione periodica di questi divoratori. Da dove vengono? Scendono soprattutto dai boschi di Montecassino in cerca di cibo nelle campagne circostanti di Cassino, Sant’Elia, Villa Santa Lucia e Piedimonte. Sono centinaia e spesso di notte invadono via Caira, via Casilina nord ed altre strade di campagna arrecando danni e spesso provocando incidenti stradali. Montecassino è gestito dal Parco naturale dei Monti Aurunci e il presidente Marco Delle Cese ha suggerito la cattura di quelli pericolosi. Nell’ordinanza si afferma che «l’aumento numerico è totalmente fuori controllo e pertanto possono derivare seri rischi di danni al bestiame di allevamento, danni alle colture, potenziali attacchi all’uomo e di conseguenza può scaturire un pericolo effettivo all’incolumità pubblica». Si spiega, inoltre, che l’ordinanza avrà una durata di 30 giorni sufficiente per iniziare l’attività di allontanamento o cattura con la possibilità di proroga in caso di reiterazione delle condizioni di pericolo.

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