Mediterraneo addio, sempre più navi portacontainer disertano il Canale di Suez: troppo caro

Mediterraneo addio, sempre più navi portacontainer disertano il Canale di Suez: troppo caro
di Alessandra Spinelli
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Domenica 31 Maggio 2020, 11:54
Gli effetti a lungo andare potrebbero pesare e non poco sul Mediterraneo a cominciare dai principali porti italiani, primo fra tutti quello di Gioia Tauro. Secondo una ricerca di Alphaliner da quando è partita la pandemia sono state 32 - e nel solo mese di maggio 15 - le grandi portacontainer che partendo dal Nord Europa e dal Nord America hanno preferito circumnavigare l’Africa, passando per il Capo di Buona Speranza, per raggiungere l’Asia. Niente Mediteranneo, quindi, niente Canale di Suez. Perché? Perché nonostante le promesse di un taglio di tariffe, passare attraverso il Canale, rimodernato e ampliato cinque anni fa, costa parecchio alle compagnie. Le tariffe variano in base alle dimensioni della nave, alla sua rotta, al numero di container trasportati e alla proporzione di container carichi, ma, come regola generale, una nave portacontainer da 20.000 teu - l’unità di misura di volume nel trasporto di container, 1 teu vale venti piedi o 38 metri cubi - sulla rotta Asia-Europa potrebbe aspettarsi di pagare circa 700.000 dollari in tasse di transito. Quindi, secondo la ricerca riportata dal sito Shippingitaly.it le grandi compagnie, complice il traffico ridotto delle merci per un generale lockdown e complice l’abbassamento del costo dei carburanti, hanno preferito aggiungere qualcosa come 3mila miglia nautiche risparmiando soldi anche a fronte di viaggi più lunghi e di emissioni maggiori. Una decisione che a lungo andare potrebbe portare all’Autorità di Suez una perdita di 10milioni di dollari ma potrebbe avere anche ripercussioni negative su tutto il Mediterraneo e sui porti italiani.

COLOSSI DEL MARE
Anche se, c'è da sottolineare, che proprio Gioia Turo mercoledì scorso ha festeggiato l’entrata in porto una delle più grandi portacontainer mai arrivate in Calabria: la Sixin Msc, un gigante del mare di 400 metri di lunghezza e 61 di larghezza, costruito nel 2019 e battente bandiera panamense, con una capacità di trasporto pari a 26,656 teus. La Sixin Msc tornerà a Gioia Tauro il prossimo 5 giugno per poi fare ritorno dopo 60 giorni, e così di seguito con cadenza regolare.Non solo: è passata dal Canale di Suez e ora incrocia nel Mediterraneo la nave dei record dei container ovvero HMM Algerciras, appena consegnata alla compagnia Hmm dal cantiere di costruzione sudcoreano e in rotta verso il porto di Rotterdam con 23.964 container. Ma Alphaliner aggiunge che almeno venti collegamenti stanno scegliendo la rotta di Buona Speranza e non solo tra Asia ed Europa, ma anche tra la costa orientale del Nord America e l’Asia.
I DATI
L’Autorità di Suez ha ora annunciato tagli alle tasse di transito, che variano dal 17% circa per le navi che effettuano operazioni commerciali europee, al 60% -75% per le navi che rientrano in Asia dalla costa orientale del Nord America.
C’è da dire che attualmente è impossibile verificare le stime di Alphaliner, perché le statistiche ufficiali della Suez Canal Authority si fermano a febbraio 2020, ossia a quando l’epidemia di Covid-19 interessava solo la Cina. In quel mese, attraverso il Canale sono passate 401 portacontainer, contro le 434 di gennaio 2020 e le 433 di febbraio 2019. Bisogna quindi attendere le cifre di marzo e aprile per capire se la circumnavigazione dell’Africa sta incidendo in modo significativo sui passaggi a Suez.
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