Sugli orari delle partite, la posizione dei sindacalisti del pallone non cambia, e infatti viene «ribadita la necessità di programmare le partite in orari consoni al periodo estivo, e al prevedibile restringimento dei giorni di recupero tra un match e l'altro». In ultimo, «ma non per importanza», i rappresentanti di squadra hanno espresso «grande rammarico e delusione» a proposito del contenuto delle linee guida sulle Licenze Nazionali emanate dalla Figc nell'ultimo consiglio federale, senza che alcuna considerazione fosse prestata alle necessità dei tesserati. «Appare incomprensibile e contraddittoria - sostiene l'Aic - la condotta adottata dalla Figc che da un lato denuncia giustamente la scorrettezza di quei club che premono per chiudere la stagione anzitempo e non pagare i tesserati, mentre dall'altro avalla di fatto la situazione di morosità, posticipando i controlli e concedendo alle società la possibilità di aprire contenziosi strumentali e finalizzati a ritardare ulteriormente i pagamenti». L'auspicio finale è quindi «quello di poter avere, prima della decisione definitiva della ripresa della stagione, le necessarie garanzie sia da un punto di vista medico - il rispetto del protocollo - sia da un punto di vista contrattuale - pagamento di quanto dovuto e continuazione dei contratti - onde evitare distorsioni competitive che falsino definitivamente un campionato davvero particolare»
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