Coronavirus, l'Abruzzo centra lo zero ma Parruti avverte: «La sfida vera sono i prossimi 20 giorni»

Giustino Parruti
di Stefano Dascoli
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Sabato 30 Maggio 2020, 19:42
L'AQUILA - E’ solo un numero, ma forse mai come stavolta rappresenta una soglia psicologica molto importante sulla strada, ancora difficile, del ritorno alla normalità dopo l’emergenza coronavirus. Per la prima volta ieri in Abruzzo non ci sono stati nuovi casi. Oggi, invece, la Regione non ha comunicato i dati neanche alla Protezione civile nazionale. A quanto pare un caso, visto che i numeri saranno diffusi due volte a settimana (martedì e venerdì), ma saranno trasmessi regolarmente per il monitoraggio quotidiano.

Quello dello zero è un momento atteso, sospirato, agognato, che il 28 febbraio scorso, giorno del primo contagio, sembrava lontanissimo. Non un punto di arrivo, come dice Giustino Parruti, il direttore di Malattie Infettive a Pescara ed eminente esponente della task force regionale. Piuttosto una speranza, uno stimolo a perseguire con sempre maggiore tenacia la via della responsabilità e della precauzione.

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E’ vero, l’Abruzzo ha anticipato di qualche giorno l’obiettivo che l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane aveva fissato per il 7 giugno. Ma la sfida vera è quella del prossimo mese: se si riuscirà a contenere il contagio dopo le riaperture – anche tra regioni – allora si potrà muovere un passo decisivo verso la soluzione della crisi.

«E’ il frutto – dice Parruti al Messaggero – dell’abnegazione della nostra popolazione all’indicazione, molto semplice ma efficace, di usare la mascherina e di igienizzare costantemente le mani. Questa è una soddisfazione enorme. Lo zero deve confermarci che questa metodologia è assolutamente efficace».

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Parruti, però, teme in qualche modo l’effetto rilassamento che lo zero può provocare: «L’unica cosa che non deve fare questo risultato è illuderci che il problema sia sotto controllo. Ci stiamo approssimando a grandi passi verso una scadenza importantissima, la riapertura dei confini regionali e nazionali, il 3 giugno. Questo avrà un impatto enorme: i portatori asintomatici, provenienti da aree a più densa circolazione del virus, avranno accesso all’Abruzzo in misura che non riusciamo a prevedere, ma che comunque potrebbe essere importante».

Significa, in soldoni, che Parruti, al momento, non entra nel dibattito sulla possibile seconda ondata in autunno, di cui molti parlano: «Sono preoccupato non per settembre, ma per giugno». «I prossimi venti giorni – dice il medico – rappresentano la sfida più grossa. Se noi riusciamo a tenere con questa aderenza la mascherina, con il caldo, e riprendere un interscambio culturale e commerciale completo, beh, allora lo zero darà grande soddisfazione».

Anche perché lo “zero”, oggi, potrebbe ingannare: «Adesso – dice Parruti – abbiamo gli strumenti per bloccare la progressione del ricovero verso la Rianimazione e per fare prevenzione del ricovero stesso. Questa impressione di attenuazione deriva soprattutto dal fatto che la stragrande maggioranza degli ultimi casi osservati erano contatti di casi severi precedenti. Abbiamo scavato nella direzione dei portatori asintomatici, dei pauci-sintomatici, come è giusto per controllare il virus. L’impressione dell’attenuazione è purtroppo solo la conseguenza del tipo di connessioni epidemiologiche che si sono avute nell’ultimo periodo. Detto questo, l’ottimismo resta massimo».

Lo zero di ieri è arrivato sull’esame di 1.603 tamponi. L’altro giorno i positivi erano stati 4 su 1.521 test, appena lo 0,3 per cento. In ospedale restano 122 ricoverati (-6) e 3 pazienti (dato invariato) ancora in terapia intensiva. Le persone attualmente alle prese con il virus in regione sono 770. I guariti sono saliti a 2.063, con un aumento di 52 unità. Ieri si sono registrati ulteriori due decessi, che portano il totale a 404: si tratta di Giovanni Di Florio, secondo morto a Casoli, 92 anni e di Lucia Carrozza, 92 anni, di Montenerodomo. Il totale dei morti Covid in Frentania è arrivato a 38, distribuiti in 18 comuni. Nel frattempo ieri è arrivata la “pagella” settimanale dell’Istituto superiore di sanità sullo stato delle regioni, sul periodo di riferimento 18-24 maggio.

Per l’Abruzzo l’incidenza è di 2.74 casi per 100.000 abitanti. L’indice Rt, che definisce la contagiosità del virus, è stimato in 0.67. Sotto 1 l’epidemia è considerata sotto controllo. Sempre Parruti ieri ha commentato l’imminente arrivo in regione, tra quelle scelte per la sperimentazione, dell'app “Immuni”, per il tracciamento dei contagi: «E’ uno strumento importante – ha detto - perché ci dà una mano in più, ci aiuta ad avere la certezza che non ci sia una variazione nella circolazione del virus. Tracciare i positivi ed i loro contatti è l'unico modo che abbiamo per tenere sotto controllo la situazione. Ovviamente l'avvio dell'utilizzo dell'app non deve assolutamente essere un pretesto per togliere la mascherina».
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