Budget cap, modifiche bloccate e sviluppo a gettoni: il Circus vara le regole anticrisi

Il futuro ferrarista Carlos Sainz Jr
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Venerdì 29 Maggio 2020, 07:30
L’epidemia che ha colpito profondamente anche lo sport non ha fatto eccezione per la F1. Anzi, il caos di questi mesi ha costretto la Fia a omologare nuove regole (discusse ed accettate dalle squadre) che non solo cambieranno il modo di realizzare le monoposto e di affrontare le gare, ma rischiano anche di far perdere al Circus dei motori il ruolo avuto sinora di campo di sperimentazione e sviluppo avuto nell’intero mondo dei motori. Un pericolo che, al limite, potrebbe anche portare alla realizzazione di un Mondiale totalmente diverso. Con l’uscita dalla scena di nomi che hanno fatto la storia delle competizioni nei circuiti.

SI CAMBIA
Le norme decise dalla Federazione riguardano tutti i regolamenti, tecnici, sportivi e finanziari. Comprese due versioni; una per la gestione “normale” del Gp e una per la versione a porte chiuse, con differenti protocolli sopratutto per la gestione del paddock. Dall’inizio del campionato, che dovrebbe partire il 5 luglio in Austria, saranno omologati telaio, sospensioni e trasmissione, più altre parti che saranno specificate negli ultimi giorni. Sino al termine del 2021 potranno essere utilizzati solo due “gettoni” di sviluppo per quanto riguarda la parte meccanica dei veicoli. Ci saranno anche limitazioni agli aggiornamenti delle power unit. Ridotte le ore a disposizione in galleria del vento e quelle ai banchi motori. Tutto questo per ridurre i costi. Per quanto riguarda l’aerodinamica saranno consentite modifiche, nel prossimo anno, nella parte anteriore e posteriore delle macchine in modo da semplificarle e render più facili i sorpassi. Confermata l’applicazione del limite delle spese a 145 milioni di dollari per il 2021, 140 per il 2022 e 135 dal 2022 al ‘25, sulla base di una stagione di 21 Gp. Ma anche il budget cap potrebbe non essere sufficiente per consentire alle 10 squadre attuali di continuare l’attività. Quasi tutte hanno problemi economici, comprese Case come Mercedes e Renault, molto dipende da come si riprenderanno i mercati in futuro. Ma anche McLaren (con bilanci pesanti) e Alpha Tauri, legata alla Red Bull, non possono dormire sonni tranquilli. E il ritorno del GP d’Olanda è stato rimandato al prossimo anno. 
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