L'Europa ricomincia a giocare, la Bundesliga non è più sola

L'Europa ricomincia a giocare, la Bundesliga non è più sola
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 28 Maggio 2020, 07:30
Tocca oggi alla Danimarca dare seguito a quanto avviato dalla Germania, da domani si unirà anche la Polonia. E’ ripartito anche il campionato della Repubblica Ceca e dell’Ungheria. Dopo la Bundesliga si sta pian piano rimettendo in moto tutto il calcio europeo, pur partendo dai tornei con meno appeal. E’ chiaro, si attendono i grandi campionati, dalla Premier alla serie A, fino alla Liga, tutte e tre in procinto di segnare anche loro il territorio: per ora siamo ancora alle ipotesi (molto concrete). L’Italia dovrebbe cominciare il 13 o il 20, così come il campionato inglese (il 19), mentre la Liga spagnola darà il via nella settimana dell’8 giugno. La Francia (come anche l’Olanda, il Belgio, la Scozia, Malta e il Lussemburgo) ha scelto anzitempo di stoppare tutto e forse oggi se ne sta pentendo amaramente, viste le proteste di club come il Lione, che dovrà giocare - a secco - anche la Champions League. Qui sopra l’elenco dei campionati ricominciati o in procinto di, ci sono le date che segnano il nuovo inizio alla vita. Gioisce anche la Grecia, che ripartirà il 6 giugno, mentre il calcio d’inizio nel virtuoso Portogallo è previsto per il 4. Quella più pronta a ricominciare, tra i grandi tornei, è la Spagna, che conta di dare il là alla normalità l’11 giugno. Lo ha comunicato Javier Tebas, presidente della Lega spagnola: «C’è la possibilità che si cominci con una partita unica, possibile omaggio a tutte le vittime della pandemia. Ci piacerebbe che fosse il derby di Siviglia, da far giocare alle 22». La Liga potrebbe riprendere al Sanchez Pizjuan con Siviglia-Betis. In Italia si discute molto degli orari: il caldo è portatore di stress e quindi di infortuni. No, dice l’Aic, a partite di pomeriggio. Si spinge per orari serali, 21,45, ad esempio. 
ALLENAMENTI CON CONTATTO
In Inghilterra, in attesa della riapertura della Premier, sono cominciati gli allenamenti collettivi, nei quali è previsto il contatto. Gli allenamenti con contatto sono stati votati all’unanimità. Così ora i calciatori potranno «lavorare in gruppo e contrastarsi con il tackle, limitando invece al massimo quei contatti che non siano necessari», così è scritto in una nota della Premier diffusa dopo l’ultima riunione. I calciatori, intanto, continueranno ad essere sottoposti due volte alla settimana a test anti Covid-19. La decisione di tornare agli allenamenti «con contatti» è stata presa d’accordo con il governo, il sindacato dei calciatori professionisti e quello dei manager è un altro passo avanti verso la riapertura. Le squadre della Premier erano tornate al lavoro da un po’, ma soltanto appellandosi alla volontà dei singoli. In campo al massimo a gruppi di cinque giocatori, mantenendo le misure di distanziamento. Impossibile da evitare in partita. Ma ormai ci siamo. Nessuno ha più paura.
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