Latina, il ritorno in palestra tra voglia di allenarsi e cambiamenti imposti dal Covid

Latina, il ritorno in palestra
di Bianca Francavilla
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 07:55
È finito il tempo di fare attività sportiva in casa, su un tappetino da fitness e davanti a una lezione virtuale. Anche le palestre di Latina hanno riacceso i motori per accogliere gli sportivi, senza dimenticare la sicurezza. La ripartenza è difficile perché, da consuetudine, il periodo estivo ha sempre visto un calo di iscritti. Molti sportivi, infatti, ai primi raggi di sole preferiscono passeggiare o allenarsi lungo la pista ciclabile, al mare o nei parchi. Grazie al fatto che gli abbonamenti sono stati bloccati, però, le sale non sono vuote.

SPAZI CHIUSI, UN PROBLEMA
Qualche problema lo stanno avendo le palestre che non hanno spazi all’aperto. «Io e altri gestori – spiegano dalla Tecnogym – abbiamo parlato col sindaco per chiedere di rassicurare le persone. In molti sono spaventati degli spazi chiusi e anche se rispettiamo le migliaia di norme sulla sicurezza preferiscono non rischiare». Nella palestra in questione fanno comunque di tutto per garantire ai clienti spensieratezza. «In sala potrebbero entrare in 12, noi ne facciamo entrare 8 per essere ancora più sicuri. Ogni volta che una persona va via ci prendiamo mezz’ora per sanificare. Negli spogliatoi si entra uno alla volta e solo per cambiare le scarpe. Nonostante tutto questo, la gente ancora tentenna. Le mamme che hanno i bambini a casa, ad esempio, devono rinunciare alla palestra perché non sanno dove lasciarli».
Stessa situazione per Fit Express, che ha anche diminuito i prezzi degli abbonamenti per incentivare i clienti. «Non c’è l’afflusso di prima – raccontano – ma non ci lamentiamo perché abbiamo grandi spazi a disposizione che ci permettono di non dover chiedere ai clienti di prenotare. In sala attrezzi possono entrare in 100 ed è un numero che solitamente non raggiungiamo».

ALL’ARIA APERTA
Chi può, quindi, sfrutta al meglio tutti gli spazi che ha a disposizione. «Abbiamo la fortuna di avere spazi ampi in palestra e aree all’aperto che limitano la possibilità di contagi – spiegano dal Palafitness - Abbiamo istituito due zone esterne dove si può fare attività fisica osservando il panorama suggestivo al tramonto. In una si lavora sulle biciclette, in un’altra ci sono corsi estivi». Certo, non è tutto come prima. «Inutile girarci intorno – continuano - non abbiamo le persone che avevamo prima, ma per il momento stiamo tenendo i prezzi così come erano senza alzarli, anche se sono cresciute le spese».

APP, DIFFICOLTÀ PER PRENOTARE
Per tutte le palestre vige la regola di far recuperare i mesi persi già pagati. Coloro che possedevano un abbonamento, dunque, hanno la possibilità di tornare in palestra senza pagare prezzi aggiuntivi. Si aggiunge, però, il problema delle app che non è semplice da gestire soprattutto per i clienti che appartengono a fasce d’età adulte. «Gli anziani – racconta ancora la palestra Tecnogym – non digeriscono facilmente tutto quello che è tecnologico e occorre seguirli passo passo per installare le app e spiegare come assicurarsi un posto in sala». Ci sono palestre, infine, che a causa delle problematiche legate alle nuove tecnologie si sono prese qualche giorno di tempo in più prima di riaprire i battenti. Tra queste c’è Agora Fitness, dove lo staff al momento si sta occupando solo di seguire i clienti nella fase delle prenotazioni.

«Da dietro alle nostre barriere in plexiglass accogliamo i clienti e rispondiamo al telefono per organizzare la ripartenza dal primo giugno – spiegano - Abbiamo deciso di aspettare perché l’accesso potrà avvenire solo su prenotazione e molte persone non hanno dimestichezza. Al telefono e di persona spieghiamo come registrarsi e tutte le novità che ci saranno, tra cui la possibilità di svolgere allenamento per un tempo limitato di massimo un’ora. Questo perché tra la sala pesi e la sala cardio potranno entrare un massimo di 35 persone. Per ora si stanno informando in molti, resta da capire al rientro in quanti saranno».
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